A partire da oggi è in programma il progressivo rimodellamento della rete ospedaliera regionale, con il ritorno alla normalità per molti nosocomi impegnati nell’emergenza Covid, tra cui il “Grassi” di Ostia che quindi non accetterà più pazienti con positività accertata. Il problema, semmai, riguarderà i casi sospetti e in tal senso i delegati Cobas della Asl Roma 3 chiedono garanzie: “In ambito sanitario si é registrato un significativo aumento delle infezioni del personale – si legge in una nota – e molte sono state le criticità che ne hanno favorito la diffusione: carenza dei dispositivi di protezione, ritardi nei tamponi, problemi di sanificazione, poca chiarezza nei percorsi e nelle procedure di sicurezza”.
Rispetto all’eventualità di una ripresa della curva epidemica, poi, i sindacalisti temono la possibile riattivazione dell’area Spoke Covid-19 all’interno del pronto soccorso, con tutti i rischi che ciò comporta: “Riteniamo non sia ancora stata sufficientemente chiarita e definita la modalità di trattamento dei pazienti sospetti positivi in attesa del risultato del tampone – scrivono i rappresentati Cobas – piuttosto, si suggerisce di realizzare un reparto Pre-Covid, come già sperimentato in altre realtà ospedaliere, onde evitare il rischio di pericolosi focolai”.