Esonero dal pagamento Cosap per i privati che realizzano rampe per i disabili. Il Campidoglio ha approvato le nuove linee guida per l’eliminazione delle barriere architettoniche, introducendo importanti novità.
Le linee guida del Campidoglio per l’eliminazione delle barriere architettoniche
“In Assemblea Capitolina abbiamo approvato una delibera di indirizzo per far sì che spazi e edifici sia pubblici che privati diventino accessibili, adattabili e visitabili anche dalle persone con difficoltà motorie o con limitazioni sensoriali”. – Così in una nota Donatella Iorio (M5S), presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale. – “Con interventi mirati e concreti – spiega – vogliamo incidere sia sull’edilizia residenziale pubblica che su quella privata con destinazioni commerciali, ricettive, culturali, sportive e per lo spettacolo aperte al pubblico, di nuova costruzione o sottoposte a manutenzione straordinaria”.
Esenzione Cosap per i privati che realizzano rampe
“Abbiamo anche approvato – aggiunge Iorio – un Ordine del Giorno collegato, a firma mia e del presidente della Commissione Commercio Andrea Coia, per chiedere l’esenzione del pagamento del canone per i privati che si trovino nella necessità di occupare suolo pubblico per garantire l’accessibilità. Per questo chiediamo una modifica del regolamento OSP e Cosap, introducendo tra i casi di gratuità anche le rampe realizzate con questi fini.
Rampe, scivoli mobili, ascensori esterni per usufruire dell’esonero Cosap
Mentre – prosegue Iorio – con la delibera n.5/2020 di iniziativa consiliare, forniamo gli indirizzi in materia di eliminazione e superamento delle barriere architettoniche, che dovranno essere recepite nel nuovo Regolamento Edilizio – quello vigente risale al 1934 – al quale gli uffici competenti di Roma capitale stanno lavorando.
Il requisito di visitabilità sarà necessario per gli spazi utilizzati dal pubblico. Per adattabilità si intende invece la possibilità di modificare nel tempo gli stabili, intervenendo senza costi eccessivi per renderli completamente e agevolmente fruibili. Gli accessi sul piano strada dovranno essere garantiti con arretramento della porta di ingresso rispetto alla vetrina, e laddove non sia possibile con altre soluzioni, come per esempio rampe esterne, piattaforme meccaniche, senza oneri per eventuale occupazione di suolo pubblico. Nei casi in cui invece il marciapiede sia troppo stretto si potranno adottare soluzioni provvisorie, come gli scivoli mobili. Infine, potrà essere concessa, l’occupazione permanente di parti del marciapiede per la realizzazione di ascensori esterni all’edificio, nel rispetto delle norme e vincoli sovraordinati”.
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