In questo periodo di emergenza tra la popolazione è nata l’esigenza di dotarsi di mascherine di protezione. Tuttavia spesso scarseggiano ed è diventata un’impresa riuscire a trovarle nei canali ufficiali. Una penuria di cui soffrono persino gli operatori sanitari o gli uomini delle associazioni di volontariato. E’ quindi nato un mercato parallelo che produce e vende mascherine non certificate a prezzi completamente arbitrari con palesi evasioni fiscali e che, cosa non da poco, fa leva sulla paura della gente. Un mercato attivo ovunque ma che trova sui gruppi di social network una gigantesca porta aperta.
“Una mascherina non può essere rivenduta a un prezzo dieci volte maggiore del costo”, ha tuonato il Commissario Domenico Arcuri. “Questa non è libertà di mercato, ma una speculazione due volte insopportabile: perché non si specula sui bisogni degli altri e non si specula sulla vita degli altri. Questi casi sono intollerabili e devono essere denunciati e combattuti”.
“Alcune persone vogliono approfittare dell’emergenza. Purtroppo ci sono mercati paralleli che fanno arrivare materiale senza il certificato. Il commercio è immenso e purtroppo quando presenti il Dio Denaro ti danno di tutto. Girano tanti video sul web da mettersi le mani nei capelli. AI cittadini di Ostia raccomando di comprare le mascherine nei negozi specializzati, farmacie, parafarmacie, oppure negozi che hanno articoli sanitari con il marchio Ce”.
Solo poco tempo fa proprio a Ostia la Guardia di Finanza ha scoperto un’impresa che produceva abusivamente mascherine e ha sequestrato 1500 dispositivi.