Il territorio di Fiumicino conta circa 150 concessioni demaniali. E’un’enorme indotto riconducibile alla ristorazione e alla vendita del pesce. I titolari degli stabilimenti ora possono provvedere alla manutenzione delle loro strutture, ma in mancanza di direttive e di garanzie per il futuro non sanno davvero come procedere in vista della stagione estiva.
“Le imprese già in sofferenza non hanno fondi per poter adeguare le strutture. E’ un problema serissimo. Siamo di fronte ad un’emergenza, vogliamo risposte certe. Ho inoltrato una interrogazione per chiedere al Sindaco di intervenire sulla Regione per avere i 10 comandamenti su cui poter agire nell’immediato”.
“La mia concessione, come quella di tutti gli altri a Fiumicino, scade il 31 dicembre 2020. E’ una vera e propria urgenza quella di affrontare la scadenza delle concessioni”.
Ci sono poi da considerare tutti quegli impianti che hanno subito diversi danni a causa dell’erosione soprattutto a Focene e Fregene. Per loro il futuro è ancora più incerto e in una situazione del genere nessuno è intenzionato a investire.