Cerveteri: trattori in marcia per la sanificazione

A Cerveteri si accendono i motori dei trattori. Dal Cantinone uomini e mezzi si sono messi a disposizione del Comune per la sanificazione della città e delle frazioni. Trentadue i trattori che si sono riversati in strada muniti di atomizzatori sanificatori e lance manuali con il supporto di numerosi operatori attrezzati con guanti e mascherine e di tutto il materiale protettivo.  La bonifica, prevista lungo tutto il territorio, è stata possibile grazie agli agricoltori e all’aiuto di tantissimi volontari.

«Il contributo degli agricoltori  per la sanificazione è stato fondamentale» ha detto il sindaco Pascucci

«Gli agricoltori hanno già dimostrato una grande disponibilità, in questi giorni stanno donando tanti alimenti, tante risorse delle loro terre per aiutare le persone in difficoltà – ha dichiarato il sindaco Alessio Pascucci – noi abbiamo già fatto una sanificazione qualche giorno fa con l’azienda che raccoglie i nostri rifiuti ma adesso ne facciamo una ancora più grande grazie alla disponibilità degli imprenditori che hanno investito in questa iniziativa mettendo a disposizione il materiale, le tute e la sostanza per sanificare.»

La sanificazione con distribuzione di acqua disinfettante è stata coordinata dall’Assessore alle Politiche Agricole Riccardo Ferri

« Nonostante gli imprenditori stiano vivendo un momento di estrema difficoltà, hanno dimostrato una grande disponibilità – ha dichiarato Ferri – ho chiamato a raccolta tutti gli imprenditori agricoli del territorio. Hanno risposto più di trenta persone e sono più che sufficienti per sanificare tutto il territorio, da Cerveteri a Campo di Mare fino a Valcanneto. Gli agricoltori hanno messo a disposizione i mezzi, la società Sicuracque Pietroforte ci ha regalato il prodotto per sanificare e il Frantoio dei Fratelli Paoloni ci ha offerto maschere, guanti e tute per poter procedere in sicurezza. A tutti coloro che stanno collaborando, il mio più vivo ringraziamento per aver risposto con grande entusiasmo all’appello che ho rivolto loro e per essersi messi a disposizione anche in questa circostanza.»