Ostia: il parco Paolo Orlando è nuovamente incustodito

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Tutto come prima al “Giardino Paolo Orlando” in piazzale della stazione del Lido ad Ostia. Nonostante il cambiamento annunciato della presidente del Decimo Municipio Giuliana di Pillo, l’area è nuovamente incustodita.

I Carabinieri riconsegnano le chiavi del Parco Paolo Orlando

A dicembre le chiavi del parco erano state affidate all’associazione nazionale Carabinieri che pochi giorni più tardi le ha riconsegnate all’amministrazione. Non sono chiare le ragioni. Il responsabile Daniele Libertini, infatti, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito. L’unica certezza è che, in breve tempo, il giardino rischia di tornare nel degrado.

La breve apertura in occasione delle festività natalizie

“Un decisivo cambio di passo – con queste parole la presidente del Decimo Municipio, Giuliana Di Pillo, annunciava l’affidamento del parco, dopo un’accurata opera di pulizia, all’Associazione Nazionale Carabinieri. – Siamo molto felici, – proseguiva – questo giardino deve essere a disposizione della cittadinanza, anche perchè storicamente lo è sempre stato. Qui si faceva il Carnevale, venivano tutti i bambini mascherati. Una volta sistemato e pulito, abbiamo affidato il compito di aprire e chiudere il giardino a delle associazioni che ci aiuteranno nel farlo pian piano rinascere”.

“Era un nostro obiettivo – aggiungeva l’assessore municipale, Alessandro Ieva, – far rinascere questo quadrante di Ostia, con il contributo delle associazioni, dei cittadini e dei commercianti. Insieme alla cittadinanza stiamo addobbando l’albero donatoci dal Dipartimento Ambiente, dopodichè questo parco rimarrà fruibile in modo continuativo. Andrà al momento in adozione temporanea e poi successivamente all’uscita del bando sarà affidato definitivamente”.

Parco Orlando incustodito, il commento dei consiglieri della Lega

Sulla questione sono intervenuti i consiglieri della Lega Monica Picca e Luca Mantuano. “Ancora una volta quest’amministrazione incapace ha cercato di sfruttare l’impegno dei cittadini nel tentativo disperato di potersi fregiare di qualche successo – hanno commentato – scaricare le proprie responsabilità sui residenti è qualcosa che va in direzione contraria rispetto a ciò che è far politica per il bene comune”.