Niente eccezioni per la didattica a distanza, neanche per l’amato ultimo giorno di scuola, solitamente festeggiato con il tradizionale lancio di gavettoni finale. E così, per bambini e ragazzi dalle elementari alle superiori, il saluto prima delle vacanze è rimasto soltanto virtuale. In sciopero i sindacati: flash mob e manifestazioni di Cgil Cisl e Uil in tutta Italia. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: per il rientro a settembre niente gabbie di plexiglass.
Ultimo giorno di scuola, Azzolina: “A settembre niente gabbie di plexiglass”
Se è vero che gli studenti hanno trascorso l’ultimo giorno di scuola a casa, rinunciando ad abbracci, gavettoni e saluti, dall’altro lato una notizia bella c’è: i ragazzi possono dire addio alla didattica a distanza. Questa almeno è l’unica certezza su cui convergono i ministri del Governo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i pareri degli esperti del Comitato tecnico-scientifico.
Restano però diverse incognite per le modalità di rientro a settembre: didattica a distanza addio, ma come tornare in classe in sicurezza? Le opzioni avanzate e scartate in queste settimane sono state diverse: dalla mascherina obbligatoria dai 6 anni in su ai pannelli di plexiglass tra i banchi, passando per i doppi turni a scuola, metà classe la mattina e metà classe il pomeriggio. Nessuna di queste idee però sembra trovare un parere positivo collegiale.
La ministra Lucia Azzolina, che la scorsa settimana aveva proposto i pannelli divisori trasparenti tra i banchi per garantire un ritorno in classe per tutti, senza mascherina e senza doppi turni, era stata ampiamente criticata. Oggi è tornata sul tema: “Non ci saranno gabbie di plexiglass per nessuno a settembre“, ha sottolineato la ministra.
“Il tema della sicurezza a scuola è molto serio”, ha commentato. “Nessuno del Comitato tecnico-scientifico, e tanto meno qui al Ministero, ha mai immaginato di chiudere gli studenti dentro cabine di sicurezza”, ha precisato la Azzolina in un post su Facebook.
Sciopero nazionale dei sindacati: “Servono più risorse e assunzioni”
I sindacati della scuola hanno indetto oggi uno sciopero di tutto il personale. Flash mob, manifestazioni ed iniziative si sono svolte in tutta Italia, con un presidio generale di Cgil Cisl e Uil davanti al ministero dell’Istruzione a Roma.
“Il Governo apra subito un confronto serio con i sindacati per garantire la riapertura in assoluta sicurezza delle scuole, rafforzando le assunzioni ed investendo più risorse. Il futuro del Paese dipende dalla nostra scuola”, dichiara la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
Lo sciopero ha l’obiettivo di “sollecitare il Governo a fare le scelte necessarie non solo per la riapertura in presenza a settembre nella massima sicurezza, ma per rimettere la scuola al centro delle priorità del Paese”, ribadisce il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli.
Cgil, Cisl e Uil sottolineano poi il perdurare della mancata stabilizzazione dei precari “che da anni contribuiscono in maniera fondamentale” al funzionamento della scuola italiana. “Occorrono più investimenti sulla scuola”, insistono uniti i sindacati.
“Bisogna tornare a investire in edilizia scolastica: approfittiamone per aprire una stagione nuova di rinnovamento delle strutture scolastiche, con scuole eco-sostenibili, sicure dal punto di vista sismico ed efficaci nel risparmio energetico, belle da vivere”, è la proposta al Governo che arriva dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti. “Viviamo un periodo storico di straordinarietà, servono norme straordinarie per abbattere la burocrazia”, conclude.
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