La perdita del gusto e la perdita dell’olfatto sono tra i sintomi più noti del Covid, e che anche dopo la guarigione si fatica a recuperare. Ma oggi, in particolar modo per l’olfatto danneggiato temporaneamente dal Coronavirus, è stato scoperto che possiamo addestrarci da soli a guarire, con fiori, profumi ed essenze.
Dalla ricerca di un team di neuroscienziati e otorinolarinolaringoiatri, contrari all’uso prolungato di corticosteroidi, è nato infatti un sistema efficace per auto curarsi dall’anosmia (perdita dell’olfatto), e ormai “prescritto” anche dai medici.
Il trainig degli odori: un sistema efficace “prescritto” anche dai medici per auto curarsi dalla perdita dell’olfatto da Covid
Chi ha avuto il Covid, sperimentando una riduzione o addirittura una perdita dell’olfatto che stenta a tornare, si prepari a seguire con determinazione il “training degli odori”, grazie al quale in autonomia e senza farmaci ed effetti collaterali, sarà possibile aiutarsi in modo naturale a recuperare l’uso di questo senso di importanza vitale.
La perdita del gusto e la perdita dell’olfatto: ecco cosa le provoca
L’anosmia (o iposmia) che provoca l’assenza o diminuzione dell’olfatto, e l’ageusia ossia la mancanza di gusto, sono sintomi neurologici strettamente collegati al Covid-19, e che spesso si manifestano insieme perché il centro nervoso dell’olfatto, a livello del lobo frontale orbitale, mentre quello del gusto, localizzato nel lobo dell’insula sono due aree connesse fra di loro.
Quello che avviene di fatto, è che il virus migra attraverso le terminazioni nervose olfattive e raggiunge direttamente i centri orbitali frontali, Il centro del gusto è molto vicino a quello dell’olfatto con il quale collabora, per cui ecco spiegata anche l’ageusia.
In entrambi i casi, questi sensi sono quelli che vengono recuperati con maggior difficoltà tra quelli più fastidiosi del long Covid, pur trattandosi di perdite sensoriali temporanee. In prima battuta si è portati a consultare l’otorino o altri specialisti esperti di olfatto, i quali sanno che a differenza di altri motivi scatenanti dell’anosmia e dell’ageusia, per questa conseguenza del Covid non c’è una cura farmacologica precisa.
Lo studio sull’efficacia dei corticosteroidi e l’allenamento olfattivo
Per questo da poco meno di un anno, più di uno studio internazionale si è concentrato sui trattamenti possibili per recuperare l’odorato. Alcuni hanno considerato gli eventuali benefici dei corticosteroidi ma con risultati di scarsa efficacia. In altri casi invece, come per lo Studio della Wiley si è ritenuto addirittura che questi abbiano degli effetti collaterali dannosi. Il più ampio consenso di tutti è stato dato invece all’allenamento olfattivo, che ha portato alla nascita del training olfattivo, un’alternativa senza effetti collaterali.
“Si tratta – spiegano gli autori – di svolgere un vero e proprio allenamento olfattivo, la cui opportunità è supportata da diverse prove neuroscientifiche, che prevede in tempi più o meno lunghi il recupero dell’olfatto in modo spontaneo nella quasi totalità dei casi”.
L’addestramento, che è un’opzione a costo zero già indicata in altre condizioni, in particolare nelle disfunzioni olfattive post-infettive, ha lo scopo di aiutare il recupero basato sulla neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di riorganizzarsi per compensare un cambiamento o una lesione e va eseguito con 4 odori.
E’ necessario esporsi ad almeno 4 odori diversi due volte al giorno, il tutto ripetuto per diversi mesi, svolgendo un’operazione che ha la durata massima di mezzo minuto circa, durante il quale ognuno dei 4 profumi andrà annusato per alcuni secondi ma applicando una concentrazione per cercare di percepire la fragranza.
Per la prima volta i profumi consigliati sono le rose, gli agrumi, il basilico e il caffè, ma molti altri aromi e profumi possono essere scelti purché siano molto conosciuti e riconoscibili dal soggetto. Per le stesse motivazioni sono sconsigliati profumi di piante, fiori o alimenti a cui non è legato un preciso ricordo.
Il kit per l’allenamento olfattivo: come realizzarlo
Nel 2009 il Prof Thomas Hummel elaborò un kit per l’allenamento degli odori che prevedeva quattro fragranze: limone, chiodi di garofano, rosa ed eucalipto la scelta era sostanzialmente basata su odori riconoscibili più o meno per chiunque, e ben distinti tra loro.
Il suo kit ancora presente sul mercato è tra i più utilizzati anche dai medici specializzati, ed è tornato in auge per il recupero olfattivo long Covid. Ciò non toglie che è possibile creare da soli il kit con quattro barattoli di vetro ambrato, ciascuno contenente un disco impregnato di fragranza per un’esperienza di allenamento pulita e facile da usare.
Le fragranze da utilizzare dovranno essere di buona qualità per fornire un aroma costante fino a quattro mesi se conservata nelle giuste condizioni. Ad ogni uso bisognerà riposizionare accuratamente i tappi, tenendo i vasetti al riparo dalla luce solare e da fonti di calore.
Il link per informazioni sul sistema di allenamento del Prof Thomas Hummel
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