I cestini “cestinati”. L’amministrazione di Roberto Gualtieri ha deciso di cestinare, di buttare via, i cestini dei rifiuti in ferro battuto piazzati due anni fa davanti ai monumenti più importanti della capitale e lungo le vie dello shopping dall’ex giunta Raggi. Pare che non sia gradita la fattezza, ritenuta un po’ troppo a forma di “urna cineraria”. Ma potrebbero essere più funzionali per l’antiterrorismo – suggerisce ora l’opposizione- considerato che sono grigliati.
I cestini messi durante l’era Raggi saranno rimossi; al loro posto almeno per ora, i vecchi cestini di ghisa
A formulare la richiesta di eliminazione dei cestini portarifiuti sperimentati prima davanti al Pantheon e poi comparsi anche in via del Corso, piazza del Popolo e piazza di Spagna è stata qualche settimana fa la minisindaca Lorenza Bonaccorsi. La presidente del I Municipio ha formalizzato la richiesta ad Ama.
E i costi?
Quanto siano costati i primi e che fine faranno non è stato reso noto, come non è stato spiegato quanto graverà sulle casse del Campidoglio la sostituzione con quelli nuovi. Per ora i cestini si sono rivelati solo un ottimo tema di scontro politico. E pare che per evitare proprio di buttare soldi il Comune stia studiando, almeno per ora, un piano per recuperarne un po’ di bidoni vecchi in giro per la città o nei depositi per poi riposizionarli. Così, almeno in prima battuta, si dovranno affrontare solo i costi per il recupero e il ripristino.
A prendere il posto dei cestini battezzati “urne” saranno i vecchi cestelli in ghisa usciti di scena per motivi di sicurezza con l’inizio del Giubileo della Misericordia del 2015. È questa la soluzione individuata dal Comune.
Con il via libera della prefettura, la municipalizzata dell’ambiente darà il via all’operazione già nei prossimi giorni. L’obiettivo è di trovarne subito 500 per dire addio al più presto alle urne e pure ai loro coperchi, dischi di ferro mai utilizzati. Si partirà dal Vaticano, dalle stradine che corrono attorno alla Basilica di San Pietro.
“Con tutte le cose veramente importanti a cui ha da pensare, il sindaco Gualtieri pensa a sostituire i cestini getta rifiuti messi dall’amministrazione Raggi”, ha attaccato il consigliere e vicepresidente della commissione Ambiente Daniele Diaco, “Acquistati da Ama, erano sobri, minimali e riuscivano a mettere d’accordo diverse esigenze: da una parte quelle della Questura con il rispetto delle norme di sicurezza, permettendo di vedere cosa c’era all’interno, dall’altra la Sovrintendenza ai Beni culturali, data la rilevanza artistica, culturale e archeologica dei luoghi del Centro storico in cui erano collocati”. “Una scelta”, ha aggiunto Diaco, “che si rivela ancora più scellerata dati gli ultimi allarmi antiterrorismo lanciati dai Servizi, con il Daesh che si dichiara pronto a ‘conquistare Roma’. Insomma, la decisione di Gualtieri e dell’assessore all’ambiente del I Municipio Stefano Marin è insensata, pericolosa, antistorica e priva di ogni logica. Evidentemente non sono proprio capaci a pulirli, altro che criterio estetico“.
L’assessore all’ambiente del I Municipio, Stefano Marin, ha liquidato la polemica con poche parole: “Non sono funzionali sotto nessun punto di vista. Poco capienti e non hanno nemmeno il portacenere”. Il fronte terrorismo per ora accende solo le polemiche grilline.
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