Ostia Antica: la questione degli ex lavoratori Gelmar Novamusa arriva in Regione

E' stata manifestata grande preoccupazione in merito al destino dei lavoratori, nonostante la Regione Lazio non abbia alcuna competenza in materia.

La questione degli ex lavoratori del concessionario dei servizi al Parco Archeologico di Ostia Antica, la Gelmar Novamusa (leggi qui), ha varcato le porte della Pisana. Oggi in Regione si è tenuta infatti un’audizione della commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo in cui l’aula presieduta dalla neo-presidente Gaia Pernarella, ha affrontato la tematica.

Ostia Antica: rischio licenziamenti ex dipendenti Gelmar Novamusa. Oggi audizione in Regione

Oggi in via della Pisana si è tenuta l’audizione della commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo del Consiglio regionale del Lazio. I consiglieri hanno affrontato la vicenda del rischio licenziamento per gli ex lavoratori del concessionario dei servizi nel Parco Archeologico di Ostia Antica.

Per molti di questi, infatti, c’è l’ombra del licenziamento perché è scaduto l’appalto con la Gelmar Novamusa Lazio S.c.ar.l, la società che gestiva le biglietterie, il bookshop e la caffetteria all’interno degli Scavi di Ostia Antica, e ora una nuova ditta si occuperà di gestire i servizi.

Come riferito dalla consigliera Marta Leonori, promotrice dell’audizione, l’aula ha manifestato grande preoccupazione in merito al destino dei lavoratori, nonostante la Regione, di fatto, non abbia alcuna competenza in materia.

Presente all’audizione anche Rosalba Carai, in rappresentanza del sindacato Uclas, che ha parlato di una situazione critica e seria per persone che per oltre 18 anni hanno lavorato nel parco.

Chiediamo – dice Carai – che si riveda la questione e che i lavoratori vengano reimpiegati, non abbiamo certo la pretesa che la nuova gestione riprenda tutti i lavoratori se non c’è lavoro, ma intanto che i posti occupati da altri, siano restituiti ai lavoratori e che vengano rispettate le clausole di salvaguardia“.

Da parte di buona parte del Consiglio, infine, è stata manifestata la volontà di impegnarsi per intercettare strumenti di pressione con l’obiettivo di scongiurare i licenziamenti e di tutelare il parco vista la sua rilevanza come patrimonio culturale e naturale per il territorio.

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