Amatriciana Day per protesta. A Ostia un oste ha deciso di protestare così contro l’obbligo di chiusura al pubblico dei punti ristoro, limitati alla sola attività di asporto delle proprie pietanze.
Originale forma di protesta da parte del titolare dell’osteria “Scannapapere”: “Offriremo un’amatriciana per manifestare civilmente contro l’obbligo di chiusura”
L’amatriciana day si celebrerà venerdì 16 aprile e a proporla è il titolare dell’osteria “Scannapapere” di via delle Isole Samoa 25. “E’ un modo di richiamare l’attenzione sui nostri problemi – spiega Bruno Bareato, l’oste del locale – A chiunque si presenterà presso la nostra hosteria offriremo un piatto di amatriciana da asporto. Ci basterà essere ricambiati da un sorriso e da un atteggiamento di comprensione e solidarietà”.
Bruno Bareato ha scelto la strada della protesta silenziosa, senza clamore, con grande dignità. “Stiamo vivendo un momento al limite della sopravvivenza dell’impresa – spiega – Le spese per il mantenimento della struttura, per l’affitto del locale, per le utenze, continuano a correre e non sappiamo come fronteggiare la situazione. La vendita dei piatti da asporto non funziona: un’osteria, un bar, un ristorante sono prima di tutto occasioni di convivialità, si socializzazione, di incontro. Il mangiare è un comprimario rispetto al valore simbolico della tavola e di un bicchiere di vino”.
Il cartello esposto sulla vetrina dello “Scannapere” è eloquente. L’Amatriciana Day è “per manifestare civilmente il proprio dissenso nei confronti di questo Governo liberticida e dei suoi ‘sostegni’ ridicoli e lesivi della nostra dignità”.
Qui puoi leggere com’è andata l’Amatriciana Day.
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