Il mondo del lavoro ko. Sul nostro territorio una delle situazioni più drammatiche è quella di Fiumicino. Ma sono le donne, come sempre in Italia, quelle che pagano il prezzo più salato.
Posti di lavoro a rischio: il caso Alitalia
Lo spauracchio dei 5mila posti licenziamenti da Alitalia non è che l’ennesima tegola che rischia di abbattersi sul mondo del lavoro che ruota intorno al comune di Fiumicino. Difficile fare una stima di quante persone siano a rischio.
Impossibile sapere quanti in ambito aeroportuale riceveranno una lettera di licenziamento o non verranno mai richiamati nel caso degli stagionali. Ma non c’è solo l’aeroporto. Ci sono ristoratori, NCC, operatori turistici.
Ci sono i tassisti che, nello scalo romano, caricano una o due persone al giorno, quando va bene. A sollevare la questione, senza nascondere preoccupazione, è l’assessore al Lavoro del comune di Fiumicino Anna Maria Anselmi: “Le situazioni a rischio sono tantissime. La crisi è seria. Soprattutto per i giovani e per le donne”.
Ancora una volta il dramma riguarda tutti ma sono le donne quelle che si ritrovano per prima senza stipendio. In Italia il tasso di occupazione delle donne è di 18 punti percentuali più basso di quello degli uomini, il lavoro part time riguarda il 73,2% le donne ed è involontario nel 60,4% dei casi.
I redditi complessivi guadagnati dalle donne sul mercato del lavoro sono in media del 25% inferiori rispetto a quelli degli uomini.
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