Il Campidoglio dichiara guerra ai balneari: da affidare 37 stabilimenti di Ostia. Ecco quali

Colpo di scena del Campidoglio che pubblica un bando per la gestione di 37 stabilimenti balneari per una sola stagione. Le domande vanno presentate entro il 15 marzo 2021

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Il Campidoglio scende in guerra contro i concessionari di 37 stabilimenti balneari di Ostia. Lo fa, lanciando il bando per l’affidamento in gestione di una stagione, quella del prossimo anno, per ciascuno degli impianti la cui concessione scadrà il 31 dicembre prossimo.

E’ stato pubblicato ieri mattina, 22 dicembre, sull’Albo Pretorio del Comune di Roma l’avviso del “Bando per l’affidamento di 37 concessioni di beni demaniali marittimi siti nel Municipio X di Roma Capitale, per finalità turistiche e ricreative”. La determina dirigenziale è stata firmata lo stesso giorno della pubblicazione dal direttore del X Municipio nonché Responsabile unico del procedimento, l’architetto Giacomo Guastella.

L’ELENCO DEGLI STABILIMENTI

Questo è l’elenco degli stabilimenti balneari oggetto della gara d’appalto: ANEME E CORE; ARCOBALENO BEACH; LA CONCHIGLIA; URBINATI; ELMI; BATTISTINI; DELFINO; BELSITO; PLINIUS; MAMI – CRAL COMUNE DI ROMA; LA VECCHIA PINETA; KURSAAL; ORSA MAGGIORE – CRAL POSTE; DOPOLAVORO – ATAC; LA MARIPOSA; ZENIT – CRAL ENI; NAUTICLUB CASTELFUSANO; LE PALME; V-LOUNGE; LA CALETTA; LA CASETTA; LA BUSSOLA; LA BICOCCA; PEPPINO A MARE; LA SPIAGGIA DI BETTINA (EX CORALLO); LA SPIAGGIA; LA VELA; MIAMI ISTAT; IL BUNGALOW; LA BONACCIA; GUERRINO ER MARINARO; IL CORSARO; ISOLA FIORITA; IL GABBIANO; L’ANCORA; L’OASI; LA MARINELLA.

Va ricordato che lo stabilimento “L’Isola Fiorita” è senza concessionario (ex Cral Ministero dell’Interno) dal 2018 e che “La Casetta” è oggetto di contenzioso dopo la sentenza del Tribunale di Roma (leggi qui).

La decisione è stata assunta perché, sottolinea la determina dirigenziale, le 37 concessioni demaniali risultano “in scadenza naturale al 31.12.2020”. Le domande dovranno pervenire attraverso la piattaforma digitale Tuttogare del Comune di Roma entro le ore 12 del 15 marzo. La stagione concessa in affidamento va dal 1° maggio al 30 settembre 2021. E’ ammessa la partecipazione per uno solo dei 37 lotti.

I CRITERI DI SELEZIONE DELLE DOMANDE

Un capitolo a parte meritano i criteri con i quali l’amministrazione intende selezionare i candidati alla concessione. Infatti, segnalando che “l’individuazione del Concessionario avverrà a favore del soggetto che offra le maggiori garanzie di proficua utilizzazione dell’area per un uso che risponda ad un più rilevante interesse pubblico” viene evidenziato che la scelta sarà di natura tecnica, lasciando con questo un ampio margine discrezionale. In questa materia, è evidente, non si può adottare la formula della scelta economicamente più conveniente all’amministrazione perché il canone demaniale è l’unico elemento economico ed è prefissato per ciascuno stabilimento.

Va ricordato che con la legge di conversione del decreto c.d. “Rilancio” (l. 77 del 17 luglio 2020), è intervenuto sul tema, rafforzando, nuovamente, il prolungamento dei titoli sino al 2033. Ai sensi dell’art. 182 co. 2 del provvedimento citato, infatti, è stata prevista la sospensione dei procedimenti amministrativi volti alla nuova assegnazione delle concessioni demaniali marittime o alla riacquisizione al patrimonio pubblico delle aree demaniali, sino al termine previsto dalla l. 145/2019. Una norma nazionale che, dunque, respinge la famosa Direttiva n. 2006/123/CE , la cosiddetta “Bolkenstein” del Parlamento europeo e del Consiglio, che esclude la previsione di una procedura di rinnovo automatico delle autorizzazioni, nelle quali sono state ricomprese le concessioni marittime.

Così facendo, dunque, il Campidoglio sceglie di applicare una norma comunitaria e non una legge nazionale. Ciò si traduce, dunque, non solo in una dichiarazione di guerra alla categoria dei balneari ma anche in un atto di belligeranza politica contro il Governo. Insomma, uno scontro anche tra vertici del Movimento 5 Stelle.

E va anche aggiunto che la decisione arriva “nelle more dell’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina del nuovo Piano di Utilizzazione Arenili comunale di cui alla Decisione di Giunta Capitolina n. 76 del 22.11.2019, recante Adozione preliminare della Proposta di Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) del Litorale di Roma Capitale”. Cioè, l’assegnazione non avviene nel quadro del Pua che deve essere ancora approvato.

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