Mischiati tra luminarie e addobbi natalizi privi di certificazione di sicurezza, c’erano anche delle torce apparentemente innocue. In realtà con l’inserimento di un jack, quelle lampade si trasformano in teaser, le cosiddette pistole elettriche in grado di stordire e immobilizzare una persona.
Quattro imprenditori sono stati denunciati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma al termine di un sequestro che ha riguardato oltre 2 milioni di luci natalizie non conformi alla normativa comunitaria e nazionale, nonché di 56 “storditori” elettrici posti in vendita abusivamente.
Gli articoli erano stoccati in tre punti vendita gestiti da altrettante società riconducibili a soggetti di nazionalità cinese, individuati dai “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego nell’ambito di un piano di controlli eseguiti in vista delle prossime festività natalizie.
E’ in un capannone situato in via Casilina che sono state recuperate e sequestrate 56 torce trasformabili in dispositivi elettrici idonei all’offesa delle persone, per la cui vendita è necessaria la licenza rilasciata dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. Con l’inserimento di un jack, quelle torce si trasformano nelle temibili pistole elettriche che al contatto con una persona sono in grado di tramortirla. Inoltre i baschi verdi hanno recuperato nel magazzino più di 181.000 luci natalizie, prive di certificazione comunitaria di conformità.
In un esercizio, ubicato a via di Tor Cervara, sono stati rinvenuti circa 480.000 articoli – tra addobbi, decorazioni a tema, personaggi del presepe e strenne – privi della certificazione inerente alla marcatura CE. Infine circa un milione e mezzo di luminarie, suscettibili di mettere a repentaglio l’incolumità degli acquirenti per il rischio di incendi nelle abitazioni, è stato scovato a via della Cisternola, in una rivendita di materiale elettrico, articoli di cartoleria e prodotti per la casa.
Quattro persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Roma per i reati di frode in commercio, ricettazione e commercio non autorizzato di armi, nonché segnalate alla locale Camera di Commercio per la mancanza di informazioni e istruzioni in lingua italiana sulla sicurezza.
Sono in corso approfondimenti per risalire alle fonti di approvvigionamento della merce.