73 persone sbarcate da una nave da crociera avrebbero dovuto prendere un volo all’aeroporto di Fiumicino per fare rientro nel paese d’origine, ma l’indonesia non ha autorizzato il rimpatrio e ora i crocieristi alloggiano nel B&B Hotel di via Giulio Romano, a Parco Leonardo. La Asl ha subito predisposto una verifica sul loro stato di salute e 32 viaggiatori sono risultati positivi al coronavirus. L’edificio è stato isolato, piantonato dall’esercito e questa mattina la protezione civile di Fiumicino ha effettuato la sanificazione esterna.
Crocieristi contagiati: il commento del sindaco Montino
“Quello che è successo all’insaputa delle autorità sanitarie e politiche, non deve più ripetersi – ha commentato il sindaco Montino – chi arriva con le navi da crociera deve rimanere dove si trova e recarsi presso lo scalo solo quando ha la certezza di salire sul primo aereo utile. Chiedo alla protezione civile nazionale di prendere provvedimenti”.
Crocieristi contagiati: la parola all’opposizione
“E’ la terza volta che epidosi che riguardano il covid-19 piombano sulla città senza che sindaco ne sia informato – ha commentato il consigliere Coronas – Forza Italia è al suo fianco per una battaglia all’insegna della trasparenza”. Dal canto loro, i consiglieri della Lega Picciano, D’Intino e Poggio hanno presentato un’interrogazione per sapere dal primo cittadino come è stata gestita la situazione e da chi. Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo di Crescere Insieme Roberto Severini. “Mi domando quanti altri viaggiatori abbiamo nel nostro territorio senza saperlo”. Ed è proprio notizia delle ultime ore che 41 – tra ucraini e russi – sono arrivati a Fiumicino da Miami, ma non sono stati autorizzati ad imbarcarsi su un altro volo e ora alloggiano al “Mercure Rome Leonardo da Vinci Airport”.