Ostia, arriva l’ecografo portatile per la Fondazione ANT: medicazioni gratuite per decine di malati oncologici

La Fondazione Roma ha finanziato l'80 per cento dei costi per l'acquisto dell'ecografo portatile e delle medicazioni

Ostia, arriva l'ecografo portatile per la Fondazione ANT: medicazioni gratuite per decine di malati oncologici

La Fondazione Roma ha finanziato l’acquisto di un ecografo portatile da destinare alla sede dell’associazione ANT di Ostia. Questo consentirà al team di infermieri e medici di ANT di intervenire con medicazioni gratuite per una settantina di pazienti oncologici.

La Fondazione Roma ha finanziato l’80 per cento dei costi per l’acquisto dell’ecografo portatile e delle medicazioni

L’ecografo portatile rientra in un progetto, che proseguirà fino al mese di maggio, che prevede il finanziamento dell’80% dei costi da parte di Fondazione Roma. In sostanza l’ente romano presieduto da Franco Parasassi ha donato 16mila euro sui 20mila totali. I restanti 4 li metterà la stessa ANT. Si tratta di fondi che serviranno anche per l’acquisto dei materiali necessari per procedere con le medicazioni.

L’équipe sanitaria della Delegazione ANT di Roma-Ostia sarà quindi dotata di un ecografo portatile con tecnologia wireless, carrello e sonda per ECG intracavitario. “Assicurando -spiegano da ANT – da un lato, il posizionamento di 30 ausili (fra Picc e Midline) per pazienti oncologici in assistenza ANT e, dall’altro, garantendo a circa 40 pazienti tornati al domicilio dal ricovero ospedaliero con gli ausili già posizionati la possibilità di giovarsi delle medesime medicazioni gratuite”.

“Per inserire il Picc – spiega la dottoressa Carla Ferrone di ANTviene utilizzata una vena profonda del braccio e questo deve essere fatto con un ecografo portatile, che ha un costo notevole. Una volta inseriti i Picc occorre procedere settimanalmente con le medicazioni, che sono gratuite per i nostri pazienti”.

L’ANT segue in assistenza domiciliare nel X Municipio sia persone che fanno terapia attiva in ospedale sia pazienti fuori dal percorso di cure, i malati terminali.

Spesso arrivano pazienti che non hanno fatto percorsi di cura perché il male è stato scoperto troppo tardi oppure che sono stati sottoposti ad una chemioterapia orale.

In via endovenosa viene trasmesso ciò che occorre per trovare un po’ di sollievo o per alimentarsi. L’ecografo consente di raggiungere un accesso venoso centrale per l’inserimento dei Picc.

“Sono estremamente orgogliosa di inaugurare una collaborazione che spero si rivelerà duratura con un ente filantropico del prestigio e della professionalità di Fondazione Roma – afferma la presidente di Fondazione ANT, Raffaella Pannuti Tanto più poiché i finanziamenti ricevuti valgono come riconoscimento del valore del lavoro svolto da ANT in un territorio, quello del Municipio X di Roma Capitale, nel quale lo scorso anno abbiamo investito nell’apertura di una sede tutta nuova, a beneficio delle fasce più fragili della popolazione ostiense e dei professionisti e volontari ANT che vi gravitano intorno”.