Palestre del litorale invase da pasticche e fiale di anabolizzanti per gonfiare i muscoli: un arresto

Arrestato un personal trainer dopo che la Polizia lo ha notato vendere una dose e in casa gli gli ha trovato sostanze vietate: il sospetto è che spacciasse anabolizzanti in diverse palestre del litorale romano

Le confezioni sequestrate in casa del personal trainer

In quali e quante palestre del litorale romano si fa uso di sostanze anabolizzanti, pericolosi per la salute degli atleti che intendono crescere i muscoli rapidamente e chimicamente? Il sospetto che sia una pratica estremamente diffusa arriva direttamente da una notizia di cronaca: la polizia di Stato ha arrestato il personal trainer di alcune palestre di Ostia, Acilia e Infernetto dopo aver registrato la vendita di una fiala di testosterone e trovandolo in possesso di diverse dosi di anabolizzanti.

Arrestato un personal trainer dopo che la Polizia lo ha notato vendere una dose e in casa gli gli ha trovato sostanze vietate: il sospetto è che spacciasse anabolizzanti in diverse palestre del litorale romano

La vicenda portata alla luce dagli investigatori del Decimo Distretto di polizia getta una luce inquietante sul mondo delle palestre e, in particolare, di quegli atleti che vogliono ottenere un fisico scolpito addizionando sostanze chimiche al loro impegno alle macchine dei pesi. Tutto nasce con l’osservazione di uno scambio furtivo avvenuto l’altro giorno in una via dell’Infernetto. Gli uomini della Giudiziaria appostati in un’auto civetta, hanno notato una coppia di uomini scambiarsi un piccolo involucro in cambio di denaro.

Atteso che il venditore si allontanasse, gli agenti hanno fermato l’acquirente e chiesto ragione di cosa avesse appena comprato. L’uomo ha confessato che si trattava di una siringa con una fiala di testosterone, sostanza dopante il cui commercio è vietato. Il fermato è stato denunciato per ricettazione e detenzione illecita di sostanze dopanti.

E’ scattata così la perquisizione in casa del venditore, risultato T.R. di 47 anni, bodybuilder con precedenti specifici di detenzione e cessione di sostanze dopanti. Il sospetto, che vive all’Infernetto, risulta ufficialmente dipendente di una partecipata del Comune di Roma ma nel tempo libero lavora come personal trainer in diverse palestre del litorale romano.

In casa la polizia gli ha trovato e sottoposto a sequestro 100 pasticche di oxandronone, due fiale di testosterone da 10ml, una fiala di genetropina da 5ml e due fiale da 1 ml di boldenone, anabolizzante per cavalli. Sequestrate anche diverse siringhe da insulina e 940 euro in contanti che si sospetta siano provento della vendita delle sostanze.

In tribunale è stato convalidato l’arresto del personale trainer, sottoposto all’obbligo di firma.

Le indagini proseguono per cercare di scoprire chi sono gli acquirenti e di quale dimensione sia il giro d’affari della vendita degli anabolizzanti nelle palestre del litorale romano. Sarebbe auspicabile anche l’intervento delle istituzioni sanitarie per la prevenzione dei danni alla salute che questa pratica, vietata per legge, comporta.

Importante anche il traffico di anabolizzanti acquistati online da siti collegati principalmente a rivenditori dell’est europeo.

Va ricordato, infatti, che l’Istituto Superiore di Sanità evidenzia come l’uso di anabolizzanti comporti seri rischi per la propria salute ovvero disfunzioni cardiovascolari, danni al fegato, gravi forme di acne, disturbi del comportamento (aggressività e violenza), disturbi di natura psichiatrica (ipomania), atrofia dei testicoli quindi infertilità e impotenza, ginecomastia e aumentato rischio di cancro alla prostata negli uomini mentre nelle donne possono determinare una mascolinizzazione come l’irsutismo (aumento di peli), atrofia delle ghiandole mammarie e del seno, disturbi del ciclo mestruale.