Francese di nascita, ma lidense di adozione a 50 anni Eolo Perfido, fotografo ritrattista e direttore creativo di fama internazionale, firma un nuovo successo: il calendario della polizia di Stato edizione 2025.
La storia di Eolo Perfido il fotografo ritrattista formatosi sul litorale romano e autore del nuovo calendario dedicato alla polizia di Stato
Tra gli stabilimenti di Ostia che gli davano ospitalità per realizzare i suoi primi lavori e gli consentivano di utilizzare i bagni per far cambiare gli amici che si concedevano ai suoi scatti e i traguardi raggiunti a livello mondiale, in tanti settori tra loro diversi, ne è passata davvero tanta di acqua sotto i ponti,.
Oggi Eolo Perfido dirige uno dei più grandi studi fotografici d’Italia ed è rappresentato dalla prestigiosa agenzia Orion57, proprio quella che notò per prima il suo grande talento e lo lanciò a livello mondiale, dando vita a un sodalizio con Steve McCurry, il fotografo americano diventato famoso a livello planetario anche per lo straordinario ritratto di Sharbat Gula. Gula era una dodicenne afghana dagli occhi caucasici color ghiaccio ripresa in un campo profughi di Peshawar e finita sulla copertina del mese di giugno 1985 del National Geographic per un reportage realizzato in quel martoriato Paese del Sud Est asiatico.
“Fui chiamato per scattare con luce controllata, secondo i canoni tipici in uso nel settore della moda, una campagna del marchio Prada perché McCurry non aveva una specifica esperienza in questo ambito e aveva chiesto all’agenzia se avessero dei fotografi giovani per uno shooting della durata di cinque giorni. Eravamo a cavallo tra il 2002 e il 2003, andò bene -ricorda Eolo- e, da allora, il nostro rapporto professionale non si è mai interrotto. Praticamente ci sentiamo tutti i giorni”.
Dopo aver fatto da assistente o, come si dice in gergo, “da seconda lente” Eolo realizza insieme all’artista originario di Filadelfia che ha tre milioni di follower sui social, mostre e workshop distribuiti tra il Giappone e l’Italia, come quello in programma a Roma in due sessioni dal 9 al 15 giugno e dal 16 al 22 giugno di quest’anno.
Quella di Eolo è, dunque, la storia di uno che “ce l’ha fatta”. Al netto di non essere stato un figlio d’arte, considerando che venne ad abitare con la famiglia sul Lido di Roma quando ancora frequentava le elementari, perché il padre era capo degli assistenti di volo dell’Ati, la costola della compagnia di bandiera Alitalia, che all’epoca gestiva le rotte nazionali.
Nascita di una passione e avvento di una professione
“Come tutte le passioni che ti danno soddisfazione e ricevono consenso da chi ti sta vicino arriva un momento nel quale devi fare una scelta e io ho scommesso sulla fotografia. Lasciai il lavoro come direttore tecnico di un’azienda di informatica e, tra mille difficoltà e anni davvero duri, iniziai il mestiere per il quale oggi viaggio per il mondo facendo fotografie e dividendomi tra l’Italia e il Giappone e la Cina, verso cui nutro un vero e proprio amore, ma anche Milano che è una piazza ricca per il settore commerciale”.
“Non ho scelto, come mi fu suggerito -prosegue Eolo- un unico campo, ma praticando diversi generi a iniziare dai ritratti e dalle persone e dalla ‘street photography’ che sono state il mio punto di partenza e rimangono uno strumento per esplorare e documentare la vita urbana nelle nostre città e nelle capitali straniere, catturando momenti autentici e storie umane che raccontano la contemporaneità”.
Non è un caso che Eolo Perfido tra i tanti riconoscimenti ricevuti a livello mondiale nel 2010 sia stato premiato come “Miglior Fotografo Ritrattista Internazionale” durante la mostra “Photo Vernissage” al Museo Manege di San Pietroburgo e, nel 2022, abbia ricevuto il premio della Fondazione Amedeo Modigliani per la sua carriera come autore di ritratti oltre che per il contributo dato al mondo della cultura.
Il calendario della polizia di Stato 2025
Ma proprio in virtù di una fama fatta anche dei tanti chilometri percorsi a piedi, poco meno di un anno fa, si è rivolta a Eolo la polizia di Stato che gli ha commissionato il calendario per il 2025. “Un incarico prestigioso sia perché prima di me è stato affidato a professionisti del calibro di Gian Berengo Gardin o del direttore della fotografia Vittorio Storaro, sia perché avrei avuto la possibilità di conoscere il corpo passando con loro diversi mesi in giro per l’Italia”.
Ed ecco che il calendario, tutto realizzato con immagini in bianco e nero, restituisce a chi lo guarda una storia a puntate seguendo tappe che hanno condotto Eolo Perfido a bordo delle volanti impegnate, tra un click e l’altro, a svolgere le proprie mansioni quotidiane anche in città dal passato difficile.
Come Palermo, dove l’autore è stato ospite della squadra mobile di cui hanno fatto parte, tra l’altro, commissari coraggiosi come Beppe Montana e Ninni Cassarà diventati vittime illustri della mafia quando Cosa Nostra aveva a capo boss del calibro di Totò Riina e Bernardo Provenzano.
Le esigenze creative pensate da Eolo hanno dovuto combinarsi con le interruzioni imposte da ritmi incessanti a reparti operativi come quello dei Nocs ripresi mentre si calano dall’elicottero all’interno degli impianti dell’ex centrale nucleare di Montalto di Castro, e poi di corsa sulle Dolomiti per disegnare con la magica luce delle montagne il profilo dei poliziotti che gestiscono le unità cinofile.
“Si trattava di realizzare una narrazione capace di nobilitare quanto le forze dell’ordine facciano quotidianamente per difendere la sicurezza e la pubblica incolumità. Dalla Polfer a Genova, passando per i reparti della Polizia scientifica di Firenze. Un incarico che ha delle finalità sociali perché i ricavi delle vendite saranno destinati all’80% all’Unicef e al 20% al fondo dei parenti delle vittime decedute in servizio”, aggiunge il fotografo che annovera nel suo curriculum collaborazioni anche con altri mostri sacri della fotografia mondiale come Elliott Erwitt, Eugene Richards e James Nachtwey per diversi servizi realizzati tra Europa, Africa, Asia e Sud America.
Il mondo della fotografia commerciale
E poi c’è il capitolo delle grandi campagne commerciali realizzate con alcune delle più importanti agenzie pubblicitarie e di comunicazione internazionali come JWT, Saatchi & Saatchi, Leo Burnett, Young & Rubicam, BBDO, United 1861, Grey e Blossom Communication. Con immagini che sono state utilizzate per promuovere marchi e prodotti del calibro di Pepsi Cola, Samsung, Sony Music, Sky Television Adidas, Enel, Gatorade e Istat.
Fitta anche la gamma delle collaborazioni realizzate nel settore editoriale con New York Times, L’Espresso, Panorama e Vogue Russia solo per citarne alcune. Tutte esperienze valorizzate da un intenso rapporto con il mondo della formazione professionale. Dal 2013 al 2018 Eolo è stato Leica Ambassador, ed oggi è Leica Certified Photographer, nonché istruttore della Leica Akademie. Dal 2017 è anche Elinchrom Ambassador e dal 2022 Profoto Illuminati Ambassador.
Tante anche le gallerie private e i musei dove sono stati esposti i suoi lavori come in occasione della serie fotografica “Clownville“, presentata in mostre personali alla Galleria Janet Coast di Recife in Brasile e alla Leica Galerie di Milano
Da gennaio 2019 Perfido è, tra l’altro, Direttore Editoriale di ExibartStreet Magazine, una nuova piattaforma editoriale dedicata alla street photography e parte del gruppo Exibart Magazine, il più importante network editoriale italiano dedicato all’arte contemporanea.
Lunedì prossimo, 20 gennaio, prenderà corpo un’altra delle sue tante trasferte. Il fotoreporter sarà di nuovo a Tokyo impegnato nella realizzazione di un libro, o forse di una mostra, dedicata ai Tokyites, gli abitanti di Tokyo per un appassionato ritorno al suo amore per i ritratti.
Lo tsunami dell’Intelligenza Artificiale nel pianeta delle immagini
Al Pigneto, dove Eolo ha il suo studio e una galleria per le esposizioni, lo attendono, intanto, altre sfide a iniziare da quella imposta a tambur battente dall’avvento dell’Intelligenza artificiale.
“Ormai il trenta per cento delle nostre immagini commerciali viene prodotto con questa tecnologia che si sposa perfettamente con le finalità delle foto destinate al mercato pubblicitario. Si tratta di una forma quasi fastidiosa, perché incentrata sull’uso di algoritmi che fanno una summa del meglio che si trova nei loro archivi e che restituiscono foto perfette, pulite, meravigliose”.
“Tecniche che, tra l’altro stanno iniziando a diventare interessanti anche per il mercato dell’arte. Del resto non c’era alternativa. L’IA -conclude Perfido- è uno Tsunami e, come di fronte a tutti i cataclismi c’era da decidere se piangere, sedersi da parte a bere una birra oppure affrontarlo. Ed è quello che ho deciso di fare già da alcuni anni”.