La folla di adolescenti e ragazzi per il firmacopie e la risposta dei social feroce. Tony Effe dopo la cacciata di Gualtieri (con la conseguente debacle del Concertone di capodanno del Comune) continua a dividere.
Tony Effe incassa un altro successo ma continua a dividere. Gualtieri per il Concertone ancora in cerca di soluzione
Mentre in Campidoglio si cerca di salvare il Concertone cercando almeno di proporre un concertino con relativo cambio di location dal Circo Massimo a piazza del Popolo, Tony Effe come un giovane elfo vestito di bianco (tutto felpa e tatuaggi) ieri pomeriggio a Roma ha dispensato per ore firmacopie alla Discoteca Laziale rendendo strabiliamente felici una schiera chilometrica di fan.
Fan in delirio e insulti
Tanto è bastato per scaldare i motori dei detrattori del rapper romano che hanno riempito di insulti i social del mitico negozio dei dischi la cui unica colpa è consistita nell’aver ringraziato l’artista con un post e una sola parola: “Grazie”.
Disapprovazione a valanga e fin troppo esplicita. Tra i commenti più frenati: “Grazie de che? Di essere il peggiore degli esempi. Tolgo il follow e non comprerò mai più un disco da voi. E non sono chiacchiere, ne ho comprati una valanga“.
Da Discoteca Laziale nessuna risposta. Mentre Tony Effe da parte sua guarda avanti. O meglio al 31 dicembre, al suo concertone alternativo e (con altri artisti a sorpresa sul palco) organizzato al Palaeur che con un biglietto calmierato di 10 euro è andato sold-out in poche ore.
Punto interrogativo Concertone
In Campidoglio invece si naviga ancora nel buio. D’altra parte Roberto Gualtieri non può permettersi altri smacchi visto che dopo lo stop a Tony Effe per i suoi testi ritenuti sessisti si è ritrovato il palco vuoto vista l’immediata defezione di Mahmood e Mara Sattei, il giorno prima presentati dal sindaco in persona come le tre star del Capodanno romano.
Roma Capitale allora è a cerca di artisti per ‘risuscitare’ il Concertone. Al posto di Tony Effe, Mahmood e Mara Sattei dovrebbero salire sul palco la Pfm, l’Orchestraccia e gli Earth Wind&Fire.
Altra proposta, altro pubblico. Perché le band con cui si cerca di chiudere il prima possibile sono soprattutto glorie anni Settanta. Dlla Pfm che ha fatto la storia del progressive italiano agli statunitensi Earth Wind & Fire, il cui repertorio sebbene cinquantenne, è ancora vivo e vegeto con canzoni senza tempo come September e Boogie wonderland. Più recente è sicuramente l’Orchestraccia, band rock-folk comunque più amata dagli adulti.
Manca ancora l’annuncio ufficiale da parte del Comune. Intanto Roma Capitale tace e il Capodanno è alle porte.