Incendio all’ex Poligrafico di Tor Cervara: i dati dell’Arpa dopo le analisi sulla qualità dell’aria

Il rogo tossico al capannone dell'ex poligrafico a Tor Cervara ha bruciato per oltre 24 ore: i primi dati dopo l'incendio

Vigili del fuoco ancora al lavoro per spegnere l’incendio nell’ex poligrafico

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (ARPA Lazio) ha diffuso i primi risultati delle analisi sulla qualità dell’aria a seguito del vasto incendio divampato la scorsa domenica in via Melibeo a Tor Cervara, dove un capannone dell’ex poligrafico è andato in fiamme. Il rogo tossico ha bruciato fino a ieri, martedì 26 novembre.

Il rogo tossico al capannone dell’ex poligrafico a Tor Cervara ha bruciato per oltre 24 ore: i primi dati dopo l’incendio

I dati sulla qualità dell’aria nella zona, sono al momento rassicuranti. Tuttavia, l’Agenzia proseguirà con i campionamenti nelle prossime ore per monitorare costantemente la situazione e garantire la tutela della salute pubblica.

L’incendio, come noto, ha interessato un capannone di circa 6mila metri quadri occupato abusivamente, da almeno 50 persone inclusi minori, sviluppatosi per un gruppo elettrogeno utilizzato per l’energia e il riscaldamento.

Le fiamme hanno saturato l’aria con un forte odore tossico di plastica bruciata, per il rogo di quintali di rifiuti accumulati, che ha prodotto una nube diffusasi fino alla Tuscolana e raggiungendo perfino l’ampio quadrante di Vitinia, Acilia e Ostia.

I campioni raccolti

Per effettuare le analisi, ARPA Lazio ha impiegato un campionatore ad alto volume, uno strumento all’avanguardia in grado di rilevare anche le sostanze inquinanti più pericolose, come idrocarburi policiclici aromatici (IPA), policlorobifenili (PCB) e appunto le diossine.

Come noto queste sostanze altamente tossiche e persistenti nell’ambiente, sono prodotte principalmente da processi di combustione incompleta, come gli incendi, e l’esposizione a lungo termine a queste ultime, può causare gravi danni alla salute, tra cui problemi al sistema immunitario, riproduttivo e ormonale, oltre ad un aumentato rischio di sviluppare alcune tipologie di tumore.

I primi risultati hanno indicato un valore di diossina pari a 0,073 pg/m³, come confermato in queste ore dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, nella persona di Elena Palazzo, che ha sottolineato l’importanza di garantire la massima trasparenza in questo delicato contesto.

Intanto mentre ARPA Lazio continuerà a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti regolari sulla qualità dell’aria, i risultati dettagliati dei rilevamenti fino ad ora effettuati, sono consultabili sul sito arpalazio.it.