Letame in piazza del Viminale: oltre 60 fermati tra gli attivisti per il clima. Le metà sono stati espulsi da Roma

Protesta degli attivisti per il clima ai provvedimenti della Questura: l'annuncio prima di un'altra manifestazione

La foto dell'occupazione di Piazza del Viminale - fonte Instagram free

Era stata annunciata come una protesta pacifica per il clima. Ma i 5 quintali di letame scaricati davanti al Ministero dell’Interno con l’occupazione della Piazza del Viminale da parte di un centinaio di persone accampate nelle tende, ha fatto scattare un massiccio intervento delle Forze dell’Ordina. Oltre 60 gli attivisti fermati, di cui circa la metà sono stati espulsi da Roma.

Protesta degli attivisti per il clima ai provvedimenti della Questura: l’annuncio prima di un’altra manifestazione

Per il gruppo di attivisti di Extinction Rebellion che ieri ha organizzato una manifestazione davanti al Ministero dell’Interno, scaricando 5 quintali di letame e occupando piazza del Viminale, sono scattati immediati provvedimenti della Questura che ha disposto per 32 persone, dei provvedimenti immediati di espulsione dalla Capitale, con fogli di via da 3 mesi fino a 2 anni.

Questa la risposta delle autorità all’azione degli oltre 60 manifestanti che ieri, secondo l’obiettivo annunciato da Extinction Rebellion, di “denunciare le politiche climatiche del governo e la repressione del dissenso”.

L’occupazione di circa un centinaio di attivisti con tanto di tende, contestuale allo sversamento di quintali di letame davanti all’ingresso del Ministero dell’Interno, sarebbe stato il reale motivo dell’intervento in forze della Polizia di Stato.

Oltre 60 le persone fermate e identificate sul posto prima di essere caricate sui pullman e portate negli Uffici Immigrazione della Questura. Dopo ore per 32 di loro è stato notificato un foglio di via con l’obbligo di lasciare Roma entro due ore.

Una tempistica ritenuta irrealistica e illegittima dagli attivisti che hanno segnalato a margine dei controlli, come tra gli espulsi ci fossero persone senza precedenti penali e individui che vivono e lavorano stabilmente nella Capitale.

Violazione dei fogli di via e mobilitazione

Domani dunque, secondo quanto annunciato dagli stessi attivisti, le proteste potrebbero proseguire. In risposta a questi provvedimenti infatti i diretti interessati hanno deciso di violare pubblicamente i fogli di via, ritenendoli illegittimi.

Un’azione ufficiale che verrà confermata in piazza, e subito seguita dalla partecipazione al corteo organizzato da Non Una di Meno a Parco della Resistenza a Piramide, e che potrebbe portare ad un nuovo intervento delle Forze dell’Ordine.