Roma può vantare una preziosità storica, architettonica e monumentale unica: le catacombe ovvero km di gallerie sotterranee impiegate fin dall’epoca romana come rifugio dei cristiani contro le persecuzioni. Le catacombe di Roma rappresentano un affascinante tuffo nel passato, un vero e proprio viaggio nel cuore della Roma sotterranea.
Le catacombe sono labirinti di gallerie scavate sotto il suolo dove si rifugiavano i cristiani e dove venivano sepolti i loro fratelli. Si trovano principalmente lungo la via Appia
Le catacombe sono antichi rifugi impiegati anche come necropoli, scavate nel tufo romano, e costituiscono un’autentica testimonianza della storia cristiana e di come i primi cristiani vivevano e morivano.
Cosa sono le catacombe?
Le catacombe non sono altro che labirinti di gallerie sotterranee, dove i primi cristiani seppellivano i loro defunti. Scavate lungo le antiche vie consolari romane, come la Via Appia, la Via Ostiense e la Via Nomentana, queste strutture servivano come cimiteri e luoghi di culto. Le catacombe erano decorate con affreschi e simboli cristiani, offrendo un’impronta visiva unica sulla fede dei primi seguaci di Cristo.
Perché visitare le catacombe?
Visitare le catacombe di Roma è un’esperienza indimenticabile per diverse ragioni:
- Un tuffo nella storia: Le catacombe sono una finestra sul passato, permettendo ai visitatori di immergersi nell’atmosfera della Roma antica e di scoprire come vivevano i primi cristiani.
- Un’esperienza unica: Camminare tra le gallerie sotterranee, ammirare gli affreschi e immaginare la vita dei primi cristiani è un’esperienza che lascia un segno indelebile.
- Un luogo di pace: Le catacombe offrono un’oasi di tranquillità nel cuore della caotica Roma, un luogo dove riflettere e meditare.
Quali catacombe visitare a Roma?
A Roma esistono numerose catacombe, ma alcune sono più famose e visitate di altre. Tra le più importanti ricordiamo:
- Catacombe di San Callisto: via Appia Antica 110 – Sono le più grandi e importanti catacombe di Roma, con tombe di papi, martiri e fedeli. In esse furono sepolti circa mezzo milione di cristiani, tra cui decine di martiri e sedici pontefici. Prendono il nome dal diacono San Callisto che, all’inizio del III secolo, fu preposto da Papa Zeffirino all’amministrazione del cimitero. Le catacombe si visitano solamente in gruppi di almeno due persone, accompagnati da un collaboratore del sito. Le visite guidate iniziano ogni 30 minuti e durano circa 40 minuti. Per prenotare clicca qui.
- Catacombe di San Sebastiano: via Appia Antica 134 – Sono famose per la loro posizione strategica e per gli affreschi ben conservati. Di particolare pregio la necropoli: i suoi affreschi e i suoi stucchi sono un unico esempio dell’arte funeraria romana fra il I e II secolo d.C. Nel III secolo furono interrati per costruire un luogo di memoria agli apostoli Pietro e Paolo, scoperti casualmente nell’anno 1922. Obbligatoria la visita guidata. Per prenotare (fino a 9 persone) clicca qui.
- Catacombe di Domitilla: Via delle Sette Chiese 282 – Queste catacombe sono caratterizzate da una vasta rete di gallerie e da una ricca decorazione. Le Catacombe di Domitilla sono il più grande ed il più antico cimitero sotterraneo di Roma, facente parte della proprietà di Flavia Domitilla e risalente all’anno 120 d.c. Nel cuore della catacomba si trova l’unica Basilica semi sotterranea esistente a Roma che è dedicata ai martiri Nereo e Achilleo, e alla Santa Petronilla figlia di San Pietro. I custodi delle catacombe di Domitilla sono i Missionari Verbiti (del Verbo Divino). Per prenotare clicca qui.
- Catacombe di Priscilla: via Salaria 430 – Famose per diversi ambienti caratteristici. Il Cubicolo della Velata, denominazione dovuta alla presenza di una donna “Velata” dipinta nella lunetta di fondo in atteggiamento orante. Le scene raffigurate, uniche nell’arte paleocristiana, sono interpretate come i momenti importanti della vita della defunta, il matrimonio, la maternità e la sua ammissione tra i beati.la cappella greca, decorata con affreschi del II secolo. Il Criptoportico che rappresenta uno dei nuclei più antichi della catacomba. Su questo si apre la celebre “Cappella greca”, con affreschi datati al tempo dell’imperatore Gallieno (253-268). E, infine, la più antica rappresentazione della Madonna: l’immagine è stata datata all’inizio del III secolo (230-240). Il dipinto rappresenta la Vergine con il Bambino e un profeta che indica una stella sopra la testa della Vergine. Per prenotare clicca qui.
Dove si trovano le catacombe di Roma?
La maggior parte delle catacombe di Roma si trova lungo le antiche vie consolari, in particolare lungo la Via Appia. Per raggiungere le catacombe è consigliabile utilizzare i mezzi pubblici o partecipare a tour organizzati.
Orari di apertura
Gli orari di apertura delle catacombe possono variare a seconda della stagione e delle festività. È consigliabile consultare i siti web ufficiali delle singole catacombe per informazioni aggiornate. In generale, le catacombe sono aperte al pubblico tutti i giorni, tranne alcune festività. Solitamente l’apertura è dalle ore 9,00 alle 12,00 e dalle ore 14,00 alle 17,00. Mercoledì chiuse le catacombe di San Callisto, martedì le catacombe di Domitilla, lunedì le catacombe di Priscilla. Le catacombe di San Sebastiano fino al 31 dicembre 2024 sono aperte tutti i giorni (tranne Natale, Pasqua e Capodanno); successivamente chiuderanno tutti i lunedì.
Cosa portare con sé
Per visitare le catacombe è consigliabile indossare scarpe comode, poiché si dovrà camminare su terreni irregolari. In estate è bene coprirsi le spalle: nelle gallerie è fresco e lo sbalzo termico con la temperatura esterne può essere notevole. Inoltre, è utile portare con sé una torcia elettrica, anche se in molte catacombe è disponibile un servizio di noleggio.
Come prenotare una visita
Per evitare lunghe attese, è consigliabile prenotare la visita alle catacombe in anticipo, soprattutto durante i periodi di alta stagione. Molte catacombe offrono la possibilità di prenotare online o telefonicamente. La custodia e la conservazione delle catacombe di Roma è affidata quasi esclusivamente alla Pontificia Commissione Archeologia Sacra.