Lite familiare esplode in strada a Cinecittà: poliziotto interviene e finisce al pronto soccorso

Non accetta la relazione sentimentale della figlia e scatena il panico in strada a Cinecittà: arrestato per lesioni

E’ stato un diverbio per una relazione sentimentale non accettata dai familiari di una giovane, a far esplodere, ieri pomeriggio, una violenta lite in strada tra il padre della ragazza e la stessa, a Cinecittà.

Le segnalazioni giunte al 112, hanno fatto scattare l’intervento degli agenti di Polizia per bloccare l’uomo, che come impazzito, stava sfondando la porta a pugni e poi si è scagliato sui poliziotti ferendo uno degli operanti.

Non accetta la relazione sentimentale della figlia e scatena il panico in strada a Cinecittà: arrestato

Dopo mesi di risse e occupazioni nel quartiere Cinecittà, ancora sotto scacco dei Latinos, è stata una violenta lite familiare tra italiani stavolta, a portare in una strada del quadrante gli agenti della Polizia di Stato, per bloccare la follia di uno uomo di 48 anni che, contrario alla relazione sentimentale della figlia con un giovane tossicodipendente, aveva dato in escandescenza.

Sono stati i vicini a segnalare quanto stava succedendo al Numero Unico per le Emergenze 112, per far accorrere sul posto le forze dell’ordine prima che la rabbia dell’uomo si sfogasse sulla ragazza.

L’intervento è scattato intorno alle 17,30, quando il 48enne è stato raggiunto dai poliziotti mentre stava ancora litigando con la figlia in strada in via Marco Dino Rossi, sferrando pugni contro il portone dell’abitazione.

Una rabbia incontenibile, che alla vista degli agenti si è riversata anche su di loro che. nel tentativo di bloccare l’uomo, si sono visti arrivare anche lo zio della ragazza intervenuto per difendere il fratello. Con la resistenza dei due all’arresto tra i poliziotti aggrediti, uno è stato soccorso e trasportato al pronto soccorso per lesioni.

Il padre della giovane risultato un pregiudicato è stato tratto in arresto dagli agenti e ora dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.