E’ stato riconosciuto e fermato dal personale della Polizia Ferroviaria di Roma Termini, l’uomo che nei giorni scorsi si era reso responsabile di atti osceni di autoerotismo a bordo di un treno della linea FL1 da Fiumicino a Orte, ai danni di viaggiatrici anche minorenni, che lo stesso avrebbe molestato.
L’uomo ricercato per diversi casi di molestie a danno di giovani donne è stato riconosciuto grazie al video denuncia girato su un treno
Era stata una viaggiatrice e fare dei video denuncia dell’uomo, dopo che quest’ultimo l’aveva praticamente seguita in un treno della linea FL1, e si era masturbato davanti a lei.
Pur nel panico totale, la ragazza aveva deciso di riprenderlo per diffondere sui social l’allarme alle donne pendolari, che avrebbero potuto trovarsi nelle stesse sgradevoli circostanze.
Proprio il tam tam social infatti, attraverso il sito welcome to favelas, aveva fatto emergere altri episodi di autoerotismo e molestie denunciati in precedenza da parte di altre giovani donne, e che avevano attivato le indagini della Polizia di Stato per rintracciare il molestatore.
E’ stato infine il Reparto Operativo di Roma Termini, durante il servizio di vigilanza intorno alla stazione di Roma Termini, a riconoscere l’uomo ieri pomeriggio venerdì 25 ottobre, proprio grazie all’identikit fornito dal video social su welcome to favelas.
Il soggetto fermato in Via Giolitti, in evidente stato confusionale, ha prima raccontato si essere un amico del presidente Biden, e poi il figlio di Giorgio Napolitano, per poi aggiungere in un momento di lucidità, di aver bisogno di aiuto sia per il suo stato di salute e per aver perso il suo telefono cellulare, all’interno dello scalo ferroviario.
Il molestatore era in cura psichiatrica
Con il fermo e l’identificazione, è così emerso che il 51enne era in realtà già sotto cura psichiatrica da circa un mese, ma purtroppo non coperto da un’adeguata terapia medica, aveva proseguito in una serie di comportamenti che ne hanno richiesto il controllo medico presso un CSM di Roma e il trasporto a cura dei sanitari, in un nosocomio della Capitale, dove è stato ricoverato per seguire idonea terapia.