La questione delle botticelle romane torna d’attualità dopo la pubblicazione delle immagini che dimostrerebbero gli abusi commessi ai danni dei cavalli, ma anche del codice della strada e del fisco, dai loro conduttori trattandosi spesso di corse al termine delle quali non verrebbero rilasciate le ricevute fiscali a fronte del danaro incassato.
Il documento verrà utilizzato per presentare denunce e ricorsi contro le botticelle una tradizione considerata brutale
Il servizio dell’associazione antispecista AnimalLiberAction è stato girato durante l’estate periodo durante il quale gli animali sono sottoposti a un’elevata dose di stress sia per le temperature molto alte, sia perché la domanda di poter fare il giro della città eterna a bordo di una carrozza attira un numero di turisti sempre maggiore.
Secondo gli autori del servizio i cavalli vengono costretti al traino anche quando sono stanchi e per la fatica mostrano la bava alla bocca perennemente circondati da caos, traffico, pullman e auto in un bailamme di rumori forti che genera loro forti dosi di stress.
E poi fermi per ore senza la possibilità di dissetarsi, oltre che alimentarsi, costringendoli a infilare la testa in un sacco di juta nel quale il fieno non può essere mangiato correttamente e i suoi fili si infilano nelle narici costituendo un ulteriore fattore di disturbo.
L’indice dell’accusa è puntato anche contro l’uso di un morso che provoca forti dolori alla bocca del cavallo spesso alla spasmodica ricerca di quei pochi ciuffi di erba fresca che crescono qua e là tra i sanpietrini che pavimentano alcune strade del centro storico.
AnimalLiberAction documenta poi il frequente ricorso a manovre vietate dal codice della strada: dall’utilizzo del cellulare alla guida da parte dei conduttori, al passaggio degli incroci con semaforo rosso, fino al ricorso a manovre azzardate come l’inversione di marcia in presenza di una doppia striscia continuai.
Dulcis in fundo il capitolo fiscale. Le riprese effettuate a conclusione di alcune delle corse in botticella documentano, infatti, il mancato rilascio delle ricevute di pagamento.
“Attraverso queste immagini, stiamo dando seguito alle azioni legali necessarie. Chiediamo che la pratica delle botticelle venga riconvertita in un lavoro etico, la capitale non può continuare ad accettare che questa consuetudine imbratti l’etica e la morale di Roma e dei romani” sottolinea Fabiana Giudizioso segretari AnimaLiberAction. Con un’ultima proposta “sostituire le ultime carrozze rimaste in circolazione con quelle elettriche facendo così da esempio a tante altre città nel mondo in cui si usano carrozze trainate da cavalli”.
“L’incidente invita a riflettere sulla necessità di dire ‘stop’ alla circolazione di cavalli e botticelle nella Capitale”, aveva attaccato Patrizia Prestipino, Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale.
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