Adriano Panzironi, guai per il guru delle diete: chiesta la condanna a oltre 2 anni

Panzironi sotto accusa per esercizio abusivo della professione medica: la parola al giudice

Adriano Panzironi, autore della dieta

Guai per Adriano Panzironi, considerato il guru delle diete. La procura di Roma ha appena chiesto per lui una condanna a 2 anni e 8 mesi di carcere per esercizio abusivo della professione medica, e a un anno e 4 mesi per il fratello Roberto, accusato di averlo supportato.

Panzironi sotto accusa per esercizio abusivo della professione medica: la parola al giudice

Dietologo fai-da-te? Un’accusa sempre respinta da Adriano Panzironi che ritiene di non aver violato la legge e di non essersi mai presentato come un medico.

Diversa la ricostruzione del pm Francesco Paolo Marinaro convinto che l’imputato abbia propinato trattamenti ideati da lui facendo leva sullo stato emotivo dei pazienti.

Panzironi, è divenuto famoso, per la sua “dieta miracolosa” – nota come “Life 120” – basata sull’eliminazione dei carboidrati e sull’assunzione di integratori alimentari venduti sul loro sito web.

Per Adriano Panzironi, il magistrato ha chiesto una pena di due anni e otto mesi di reclusione (oltre al pagamento di una multa da 40mila euro), perché si sarebbe posto, anche nei suoi interventi video e social, come portatore di un sapere sul quale non aveva competenza.

Per il fratello, invece, il pm ha sollecitato una pena piĂą lieve e dimezzato la multa per chiedere la punizione del suo interessamento alla gestione amministrativa degli affari di Adriano.

Nel procedimento si è costituito parte civile l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma, attraverso il presidente Antonio Magi, da cui è partita la denuncia.

Caduta l’accusa di truffa

Ma va detto, Panzironi è uscito indenne dall’accusa per lui più scomoda, quella di truffa. Nel luglio 2022 il gip del Tribunale di Roma, Maria Paola Tomaselli, ha archiviato il procedimento a carico di Panzironi. Per il giudice non avrebbe compiuto raggiri nel vendere i suoi prodotti.

Per il magistrato i prodotti commercializzati dai Panzironi in base allo stile di vita “Life 120” sono regolari e corrispondenti alle descrizioni. Quindi non risultavano gli elementi costitutivi del reato di truffa.