Doveva essere la presentazione di un libro anticonvenzionale e di successo. E’ stata una grande festa giocata sui sogni di vita da parte di adolescenti alla soglia della maggiore età. A fornire l’occasione, l’incontro proposto da Claudia Gentile, autrice del volume “La vita, manuale d(‘/i)struzione”, alla presenza di un giornalista, un sacerdote, una psicologa e un ex calciatore.
Incontro nella Sala Gonzaga tra gli studenti del liceo artistico Caravaggio e un gruppo di esperti. Tema: il sogno, il talento, l’ambizione, il progetto di vita. Tra gli ospiti un sacerdote e un ex calciatore
A fare da scenario al dibattito la Sala Gonzaga presso il comando della Polizia locale di Roma Capitale, ai piedi del Campidoglio. Il libro, pubblicato per il concorso di due editori, la Cartograf e la Casa Editrice Serena, è un flusso di coscienza dell’autrice, un racconto cosmico che, stando alla critica, ha il merito di produrre modifiche essenziali nelle condotte di vita. Temi impegnativi come la maschera, la morale, il giudizio degli altri, l’autostima, il destino, la fede, la reincarnazione sono affrontati con una forma di leggerezza – quella della favola metafisica – che ben si confà con i giovani partecipanti all’incontro.
E proprio la dimensione del racconto è stata quella intrapresa dai moderatori del dibattito. La scrittrice e imprenditrice Claudia Gentile, Giulio Mancini (direttore di canaledieci.it), don Edoardo (della chiesa di Sant’Ippolito di Roma), Lisa Cipolloni (psicologa del benessere) e Max Tonetto (ex calciatore della Roma), avviato dal saluto istituzionale del consigliere comunale Stefano Erbaggi. In diretta telefonica dall’ambasciata italiana a Parigi, lo chef Massimo D’Amario.
I ragazzi, infatti, sono stati invitati a scrivere su un foglietto il loro sogno da coltivare, il talento da far crescere, l’obiettivo da raggiungere. I desiderata sono stati inseriti in una scatola e undici di loro sono stati estratti a sorte, espressi a voce alta e premiati con una copia del volume.
E’ emerso un quadro complessivo di sensibilità e maturità, con pensieri di carattere universale come la pace o l’inclusione ma anche di concretezza per come immaginare il proprio futuro. Si è scoperto, così, che c’è chi sogna di diventare un tatuatore, chi un ingegnere meccanico automobilistico, chi curatrice di musei, chi architetto. Scelte di vita che segneranno percorsi ma anche possibili fallimenti che, è stato suggerito, dovranno trasformarsi in lezioni e opportunità di crescita, non di resa.