Ammonterebbero a oltre 100mila euro il cumulo di ‘mazzette’ intascate illecitamente da Paolo Iorio, il direttore generale di Sogei arrestato con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta, nella serata di lunedì 14 ottobre colto in flagrante durante uno scambio di denaro, a seguito delle perquisizioni della Guardia di Finanza.
Tra gli indagati per corruzione anche il referente italiano di Elon Musk. I magistrati sospettano mazzette per oltre 100mila euro destinate al dg della Sogei
Insieme al direttore generale Sogei è finito in manette anche l’imprenditore Massimo Rossi, manager della Italware da cui avrebbe ricevuto l’ultima mazzetta prima dell’arresto.
Il direttore generale di Sogei, società in house controllata dal Mef, è stato ascoltato in queste ore dal pubblico ministero del Tribunale di Roma Lorenzo Del Giudice, per rispondere all’accusa di corruzione che si sarebbe concretizzata durante una serie di incontri.
Una sequela di cessioni di mazzette, che sarebbero iniziate poco più di un anno fa, nel mese di febbraio 2023, con una frequenza di incontri concordati tramite un telefono cellulare dedicato, che a Iorio avrebbe fornito proprio l’imprenditore. Poi negli appuntamenti che sarebbero avvenuti almeno due volte al mese, avvenivano colloqui o cessioni illecite di denaro.
In queste ore è stata chiesta la convalida dell’arresto e l’emissione di una misura cautelare in cui Iorio continuerà a restare a disposizione dell’autorità giudiziaria per proseguire a chiarire i contorni dell’ampia vicenda che vede iscritti nel registro degli indagati 18 soggetti.
Tra questi anche Andrea Stroppa, il manager 30enne considerato referente italiano di Elon Musk, che dovrà rispondere dell’accusa è di concorso in corruzione per avere ricevuto da un altro indagato militare della Marina, un documento interno della Farnesina.
A Stroppa sono stati intanto posti sotto sequestro cellulari e altri dispositivi elettronici come tablet e PC, che verranno attentamente analizzati, insieme ad un’enorme quantità di dati e documenti che sono già al vaglio dei pm nell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta sugli appalti all’interno di Sogei e dei Ministeri di Difesa e dell’Interno.