Una cinquantina di persone si sono radunate dalla mattinata fuori dal tribunale di Roma in segno di solidarietà all’unico giovane arrestato durante gli scontri di sabato alla manifestazione per la Palestina.
Solidarietà all’unico arrestato per gli scontri di sabato. Il Ghetto blindato, si temono attentati o atti dimostrativi
Si tratta di un 24enne originario di Ascoli Piceno accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I manifestanti a piazzale Clodio hanno esposto lo striscione ‘Fermiamo il genocidio, Palestina libera’. Il piazzale è presidiato dalle forze di polizia. Secondo gli investigatori il giovane si sarebbe mosso tra le fila degli anarchici.
Intanto le strade della Capitale i blindati della polizia si sono moltiplicati ormai da qualche giorno. Le aree “critiche” del Ghetto e dei templi minori invece, sono state ulteriormente rafforzate nelle ultime ore.
Dopo gli scontri di sabato archiviati con 34 agenti feriti, 1 arresto e 51 fogli di via, e la bandiera di Hezbollah sventolata al Pantheon nei giorni precedenti, Roma si prepara così al primo anniversario dell’attacco di Hamas in Israele.
Scontri, per il prefetto “atto organizzato”
“C’è stata una aggressione predatoria nei confronti delle forze di polizia. Va tutta la mia solidarietà agli agenti feriti, e al funzionario della Digos che ha riportato gravi lesioni”, il commento del prefetto di Roma Lamberto Giannini, all’ingresso della Sinagoga di Roma in occasione della commemorazione del 7 ottobre.
Per Giannini “è stato un attacco che non può giustificarsi, e che era stato evidentemente preordinato fin prima dell’inizio della manifestazione”. Alla commemorazione è stata presente anche la premier Giorgia Meloni.
La presidente del consiglio però si è allontanata senza rilasciare dichiarazioni.