Hacker arrestato a Garbatella, ‘spiava’ anche un pm di piazzale Clodio

L'hacker arrestato considerato tra i più capaci d'Italia: le sue incursioni nel sistemi di finanza e magistrati

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Un hacker

Carmelo Miano, l’hacker di 23 anni, arrestato il primo ottobre a Roma Garbatella, era riuscito a entrare anche nel sistema mail di un magistrato di piazzale Clodio. E’ emerso nell’ordine di arresto fatto spiccare dalla procura di Napoli.

L’hacker arrestato considerato tra i più capaci d’Italia: le sue incursioni nel sistemi di finanza e magistrati

Secondo la ricostruzione dei magistrati, l’hacker, considerato tra i più capaci in Italia, era riuscito a entrare nel “Registro unico della giustizia” quindi nel sistema del ministero, ma anche nelle mail di tre pm (di cui uno romano) e della segreteria del procuratore di Gela fino alle reti informatiche della polizia e della Guardia di finanza.

Tra gli indagati anche un agente di Polizia, che da Gela, città di origine dell’arrestato, gli aveva prestato sostegno in più occasioni.

Sono ora entrambi indagati per accesso abusivo al sistema informatico, con il quale Miabo gestiva alcuni black market illegali, grazie ai quali insieme all’agente incassato più di 5 milioni di euro in criptovaluta.

Lo scopo dell’hacker e del poliziotto osservare, controllare e prevenire eventuali iniziative giudiziarie.

Le accuse

Miano è accusato di essere entrato a partire dal 2021 nei sistemi della Guardia di Finanza, di Tim e del ministero della Giustizia: in quest’ultimo caso avrebbe anche avuto accesso a moltissimi documenti riservati, inclusi quelli che riguardavano la sua stessa indagine.

Miano che avrebbe confessato di essere l’autore di alcune incursioni informatiche al momento si trova nel carcere di Regina Coeli, a Roma, in attesa di ulteriori disposizioni dell’autorità giudiziaria.