Stavano facendo ritorno da una manifestazione in piazza nel centro della Capitale, i ragazzi della Rete degli Studenti Medi, che la sera del 18 giugno scorso sono stati avvicinati e aggrediti da un gruppo di giovani nei pressi di un pub.
Le indagini avviate per risalire ai responsabili di quello scontro, in cui le vittime furono derubate riportando delle lesioni, ha portato oggi alla prima misura cautelare per un militante di Casapound.
I quattro studenti furono prima rapinati poi presi a calci davanti ad un pub frequentato dai militanti del movimento di estrema destra
Dopo aver manifestato in Piazza Santi Apostoli, un gruppetto di quattro ragazzi della Rete degli Studenti Medi si era staccato dagli altri, passando davanti al pub “Cutty Sark” frequentato da militanti di Casapound.
Una passeggiata serale lo scorso 18 giugno, che non dimenticheranno tanto facilmente quando al passaggio davanti al numero civico 5 di Via Carlo Botta il loro sguardo ha incrociato quello di alcuni esponenti del movimento di estrema destra.
Sarebbero stati questi ultimi poi, ad avvicinarsi alla comitiva che portava in ancora i vessilli della manifestazione appena conclusa, per strapparglieli di mano e poi aggredirli.
Aggressori identificati grazie al video di uno smartphone
Dalla denuncia di quelle violenze avvenute, immediatamente scattò l’indagine condotta direttamente dalla Digos della Questura di Roma, per cui prezioso per il riconoscimento degli aggressori, fu un video girato da una delle giovani vittime che riuscì a riprendere la scena con il telefono cellulare.
Proprio quelle immagini cristallizzate dalla telecamera dello smartphone poi consegnate alla Polizia di Stato, mostrarono i momenti di alta tensione di quella sera, con la violenza perpetrata senza freni, e con calci che in particolare nei confronti di uno degli studenti, insistevano sul suo corpo già riverso a terra.
Dall’identificazione dei responsabili dell’aggressione che procurò alle vittime svariate lesioni, vennero individuati dalla Digos i volti già noti di alcuni soggetti della militanza nel movimento di estrema destra CasaPound
Oggi per uno di loro, è scattata la prima misura cautelare personale, con l’obbligo della presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria, emessa dal Tribunale di Roma – Sezione Giudice per le Indagini Preliminari. A disposizione delle Autorità, ora dovrà rispondere dei gravi indizi di reato di rapina aggravata e lesioni personali in concorso.