Sparo contro un bus dell’Atac: indagini sul vero obiettivo del proiettile

Lo sparo ha distrutto il finestrino del bus Atac creando il panico al capolinea di Rocca Cencia

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Immagine non collegata ai fatti

Tra le piste delle indagini sullo sparo che ha colpito un mezzo di trasporto pubblico Atac al capolinea degli autobus di Rocca Cencia, c’è anche quella che il colpo, fosse in realtà indirizzato ad uno degli uomini che si trovavano nei pressi della fermata della Linea 107.

Lo sparo ha distrutto il finestrino del bus Atac creando il panico al capolinea di Rocca Cencia

Lo sparo è stato esploso nella notte tra il 1° e il 2 agosto scorsi, centrando un bus Atac fermo al capolinea di Rocca Cencia e spargendo il panico tra le persone ancora sul marciapiede a quell’ora tarda, e fuggite per cercare riparo con la paura di diventare il bersaglio di un secondo proiettile.

Primo è stato udito il colpo di pistola, e un secondo dopo, un’esplosione ha ridotto in mille pezzi il cristallo del finestrino del mezzo pubblico della Linea 107, fortunatamente ancora vuoto.

Solo qualche minuto più tardi, quel proiettile avrebbe potuto colpire il conducente, che stava per prendere servizio notturno, prima che la fermata diventasse uno scenario da Far West.

Tra le persone presenti c’erano cinque stranieri, tre pachistani e due afgani, a sentiti dalla Polizia di Stato dopo i controlli di rito per la loro identificazione. Mentre secondo le prime ricostruzioni dei fatti, un’automobile e uno scooter sono stati notati mentre si davano alla fuga poco dopo il colpo.

Le indagini vertono dunque su un possibile tentato omicidio, di uno degli uomini che erano in attesa di salire sull’autobus, e che dovranno riferire di ogni episodio di violenza o minacce ricevute in passato, per ricostruire le cause del gesto.