A Villa d’Este “Cari agli dei”, la mostra con 50 opere speciali

La mostra "Cari agli dei" rende omaggio agli artisti visionari del XX secolo scomparsi troppo presto

Due opere della mostra Cari agli dei allestita a Tivoli

“Cari agli dèi”, Villa d’Este rende omaggio ai grandi artisti venuti a mancare troppo presto. E lo fa con una mostra dal forte impatto emotivo: allestita nelle sue lussuose sale presenta 50 opere di autori che hanno rivoluzionato le arti visive nel XX secolo pur andandosene in giovane età.

La mostra “Cari agli dei” rende omaggio agli artisti visionari del XX secolo scomparsi troppo presto

Organizzata da Andrea Bruciati direttore dell’Istituto Villae, l’esposizione raccoglie opere da collezioni museali e private e estende la sua riflessione a tutti i campi dell’arte, dalla pittura alla fotografia.

Inaugurata venerdì 19 luglio la singolare mostra che prende il titolo da un antico verso del commediografo greco Menandro resterà allestita fino al 3 novembre,.

Autori e opere

Umberto Boccioni, Antonio Sant’Elia, Scipione, Yves Klein, Piero Manzoni, Pino Pascali, Francesca Woodman e Andrea Pazienza, nella loro breve carriera sono stati capaci di realizzare contributi tanto significativi da cambiare profondamente il linguaggio dell’arte contemporanea.

Accanto alle loro opere, i capolavori di scrittori quali Stephen Crane, Percy Bysshe Shelley, John Keats, Anne Brontë, Henri Alban Fournier, Raymond Radiguet, Heinrich von Kleist, Antonia Pozzi che hanno modificato in maniera indelebile i codici linguistici e l’immaginario collettivo.

Nelle stanze di Villa d’Este, anche spezzoni di film e brani musicali di grandi nomi del passato che nella loro esistenza hanno lasciato capolavori indimenticabili, rivoluzionando la storia del cinema e della musica.

Il progetto

Il progetto si focalizza su autori che hanno rivoluzionato le arti visive in Italia nel XX secolo – spiega Bruciati – perché ritengo che l’Istituto, esso stesso risultato di protagonisti pionieristici ai loro tempi, debba ritornare ad essere quella fucina di idee e di soluzioni aperte alla contemporaneità fucina del futuro”.

Tra le opere  “La sintesi plastica di figura seduta” (Silvia) di Umberto Boccioni (Reggio Calabria,1882 – Verona, 1916), proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e realizzata nel 1915, durante la fase più tarda dell’attività dell’artista, segnata da un momento di ritorno alla figurazione.

L’Edificio monumentale (1914) di Antonio Sant’Elia (Como, 1888 – Monfalcone, 1916), esemplare di una delle tematiche più studiate dall’architetto futurista e oggi conservato nella Pinacoteca Civica di Como; gli Uomini che si voltano dell’ultimo Gino Bonichi, noto come Scipione (Macerata, 1904 – Arco, 1933), del 1930 sempre dalla GNAM, da cui giunge anche l’International Klein blu 199 di Yves Klein (Nizza, 1928 – Parigi, 1962) realizzato nel 1958 utilizzando il pigmento puro della profonda tonalità di oltremare messa a punto dallo stesso artista.

L’ingresso alla mostra è incluso alla tariffazione per la villa.

La meravigliosa villa del cardinale Ippolito d’Este Villa d’Este garantirà per l’estate 2024 serie di aperture straordinarie notturne: qui le date

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La Fontana dell’organo, Villa d’Este