Metti che sei al tuo ultimo giorno di vacanza. E che, nell’andare in aeroporto, ti fermi per bere un caffè in riva al mare. L’ultimo prima di ripiombare nel trantran quotidiano della tua città d’origine. Può essere una bella sensazione ma non se sei un turista straniero a Ostia.
Una coppia di tedeschi al loro ultimo giorno di vacanza si ferma per prendere un caffè in riva al mare. Solo dopo si accorgono di essere stati svaligiati di ogni loro avere
Una coppia di cittadini tedeschi, è stata infatti svaligiata questa mattina di ogni bagaglio e strumento di lavoro. Hanno commesso l’errore di fare una pausa davanti al mare nel tragitto tra il b&b che avevano appena lasciato e l’aeroporto di Fiumicino. Ignoti hanno svaligiato la macchina a noleggio sulla quale viaggiavano e, ulteriore beffa della vicenda, la coppia si è accorta del furto solo al momento di riconsegnare la vettura e raggiungere il terminal per il volo.
I due, lui ingegnere di 55 anni e lei impiegata di 52, erano giunti a Ostia la sera di giovedì 27 giugno. Dopo aver trascorso quattro giorni di vacanza, stamattina il rientro. Lasciato il B&B dove hanno alloggiato, hanno caricato i bagagli nel portapacchi di una Lancia Ypsilon e, dopo qualche centinaio di metri, hanno deciso di concedersi l’ultimo caffè in riva al mare. Hanno parcheggiato in piazza Sirio e si sono avviati allo stabilimento Belsito. Qui si sono trattenuti non più di una decina di minuti per tornare all’auto e raggiungere l’aeroporto.
E’ stato solo al momento di riconsegnare la vettura alla compagnia di autonoleggio, e quindi di recuperare i bagagli, che si sono accorti dell’avvenuto furto. La macchina non presentava evidenti segni di scasso, anche se l’addetto al ricevimento ha dichiarato che la serratura era stata forzata e danneggiata. Evidentemente i ladri devono aver seguito la coppia e approfittato della pausa per mettere a segno il colpo con uno spadino o una clave clone.
I malviventi si sono impossessati di un pc portatile, di un hard disc, di altri strumenti elettronici di lavoro e di alcune valige contenenti anche il passaporto di lei. Il danno economico ammonterebbe a circa 4mila euro mentre quello professionale è ancora più ingente: nelle memorie del materiale informatico ci sono innumerevoli file di lavoro. Per non calcolare, poi, il danno d’immagine per il turismo di Ostia: c’è da scommettere che sarà l’ennesimo straniero che sconsiglierà di soggiornare nella cittadina balneare.
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