Pipì sul muro arcobaleno e offese a Fabrizio Marrazzo: chi sono gli omofobi

Marrazzo denuncia due omofobi che avevano fatto pipì sul muro arcobaleno, individuati dalla Polizia

Fabrizio Marrazzo

Gli avevano urlato “fro…di merda” e altri insulti, dopo che lui – Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay LGBT+ – li aveva rimproverati invitandoli a non urinare sul muro Rainbow della comunità Lesbica, Gay, Bisessuale e Transgender, in via Nicola Zabaglia, il muro arcobaleno già vandalizzato in passato.

Marrazzo denuncia due omofobi che avevano fatto pipì sul muro arcobaleno, individuati dalla Polizia

Dopo un paio di giorni di ricerche la polizia ha rintracciato e denunciato i due omofobi. Si tratta di due amici romani di 21 e 22 anni, ritenuti vicini ad ambienti di destra. A identificarli gli investigatori del commissariato Coelio. Sono stati denunciati alla procura della Roma per ingiurie e minaccia aggravata. Ad incastrarli la denuncia di Marrazzo e una foto.

L’aggressione risale a un paio di giorni fa. “Ho subìto un’aggressione al grido “fro..di merda” e altri insulti da parte di due ragazzi di circa vent’anni, forse meno, solo per aver rimproverato uno dei due che stava urinando sul muro Rainbow della comunità LGBT +, aveva denunciato Marrazzo.

Cruciale per l’identificazione dei due teppisti e aggressori omofobi la foto scattata da Marrazzo mentre fuggivano su un’auto.

L’aggressione

Un’aggressione anche fisica, interrotta solo quando ho cominciato a riprenderli con il mio telefonino spigando: “Ora inizio una diretta“.

Il leader aveva ricostruito ogni momento dell’aggressione omofoba. “Nonostante mi fossi prontamente allontanato, mi hanno inseguito, continuando a minacciarmi e inveendo. Ancor più grave:  nessuno è intervenuto per dire basta ai due ragazzini”: è la denuncia di Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay LGBT+, accompagnata da un video in cui denuncia l’accaduto, e mostra una foto del giovane al momento di urinare sui colori dell’arcobaleno”.

La denuncia

Marrazzo ha subito sporto denuncia in commissariato di Polizia.  “Rifletto: io ho avuto la forza di denunciare, perché sono dichiarato, ma molti non hanno questa possibilità, perché in famiglia o sul posto di lavoro nessuno sa delle loro scelte, e restano vittime silenti”.

Anche per questo domani sabato  15 giugno Marrazzo ha garantito la presenza a Roma Pride. Non ci sarà invece la comunità ebraica Lgbtq rinuncerà alla partecipazione di quest’anno per paura di attacchi antisemiti. Gli organizzatori parlano di “sconfitta”.