Nel mese di maggio all’insegna dell’arte e della cultura, tra le attività pensate per bambini e famiglie nella Capitale, c’è un evento che celebra la prima ricorrenza della riapertura della Casa del Cinema.
L’attività promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, riguarderà soprattutto il weekend di sabato 4 e domenica 5 maggio con le proiezioni gratuite che seppur con l’incognita del meteo, invitano i cittadini a trascorrere il tempo libero nel cuore di Villa Borghese.
Alla Casa del Cinema di Villa Borghese full immersion nel cinema d’autore con alcuni capolavori scelti da Ferzan Özpetek e Matteo Garrone
Il 5 maggio del 2023 la Casa del Cinema di Roma riapriva le sue porte al pubblico dopo una lunga remise en forme della struttura, prima di passare alla nuova gestione della Fondazione Cinema per Roma.
Una ricorrenza che verrà festeggiata con una serie di eventi e film in programmazione il 4 e 5 maggio, tutti ad ingresso gratuito e scelti tra le rassegne già in corso, come quella intitolata “Un anno dopo. I film scelti da Ferzan Özpetek”.
Le proiezioni gratuite
Proprio tra questi il 4 maggio alle ore 18,00 verrà proiettato “Black Narcissus” di Michael Powell, Emeric Pressburger, tra le pellicole preferite da Martin Scorzese e Francis Ford Coppola, sulla vita di cinque suore inglesi che vengono mandate su una vetta dell’Himalaya per aprire una scuola e un ospedale in un palazzo che in passato era tutt’altro che dedicato alla vita monastica. Era infatti la casa dell’harem del sovrano, pieno di affreschi erotici, in un’atmosfera dove via via sarà sempre più difficile vivere.
Alle 20,00 di sabato poi per proseguire in una full immersion nel cinema d’autore, assolutamente da non perdere un’altra proiezione gratuita, che stavolta ha come protagonista il regista Dino Risi e il suo film “Il segno di Venere”.
Nella trama arcinota con due straordinarie interpreti Sophia Loren e Franca Valeri in un cast stellare che vede anche Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Raf Vallone e Peppino De Filippo, c’è Cesira, la milanese che lavora e vive a Roma, e sua cugina Agnese, napoletana, giovane e splendida che fa impazzire gli uomini al contrario di sua cugina dallo stile decisamente più riservato.
Nella commedia sulla ricerca dell’uomo giusto, a pesare oltre all’aspetto saranno però anche gli astri, la cui lettura nel film viene affidata alla cartomante del piano di sotto. Nel terzo film di Dino Risi, è ormai un cult la festa a casa degli artisti bohémien dove Valeri e Sordi ballano.
Il 5 maggio invece, nell’ambito della manifestazione Forever Kids, la speciale programmazione gratuita offerta dalla casa del Cinema sarà invece dedicata ai bambini e alle famiglie già dalle ore 11,00, con la proiezione del film “Pinocchio” l’ultima ed ennesima trasposizione cinematografica del libro omonimo di Carlo Collodi, diretta da Matteo Garrone, e uscita nelle sale nel 2019.
Mentre alle ore 19,00 per la rassegna “Un anno dopo. Film scelti da Metto Garrone”, sulla schermo la proiezione di L’Atalante, la più celebre chiatta della storia del cinema, con a bordo personaggi indimenticabili come il capitano Jean, sua moglie Juiliette e il mozzo Père Jules. In Italia il film è il simbolo del cinema più “estremo” di quegli anni. Le che le sue immagini accompagnano la sigla di Fuori Orario.
Infine domenica 5 maggio alle ore 20,00, il gran finale sarà con l’omaggio a Federico Fellini e la sua pellicola “8 e 1/2”. Un film che non ha bisogno di presentazioni a partire dal cast, che vanta interpreti come Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo, Rossella Falk, Barbara Steele, Guido Alberti, Madeleine Lebeau, Jean Rougeul, Caterina Boratto, Annibale Ninchi, Giuditta Rissone e Mario Pisu.
In una finta Chianciano Terme che in realtà è ricostruita tra Roma e Ostia, come spiega il volume “Ostia set naturale”, c’è Guido Anselmi, un regista giovane ma affermato in crisi creativa, mentre cerca di mettere insieme parti confuse della stesura del suo nuovo film in un ambiente termale dove va a trascorrere un periodo di riposo.
Una sorta di biopic a tratti ma mai confermato del regista, che quando ha girato il film vincitore di due oscar, al miglior film in lingua straniera e ai migliori costumi nel 1964 aveva giusti giusti 43 anni con l’abitudine di indossare un cappello come quello del suo Guido/Marcello Mastroianni.