L’automobilista che il 7 settembre ha travolto e ucciso su via Cristoforo Colombo i due turisti irlandesi Paul e Mary O’Reilly viaggiava sotto effetto di cocaina e a 90 chilometri orari, in un tratto col limite a 60. Lo ha accertato un consulenza della procura. Una ricostruzione che ha spinto il pm titolare del fascicolo, Eleonora Fini, a chiederne il rinvio a giudizio.
I due turisti stavano attraversando la Colombo per prendere un bus: centrati e trascinati per una quarantina di metri
A breve il conducente dell’auto, una Fiesta – Enrico C., 54 anni – potrebbe finire a processo con l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla velocità e dall’assunzione di stupefacente.
Per il consulente della procura se l’automobilista fosse stato più vigile e avesse rispettato i limiti i due turisti non sarebbero morti. Avrebbe avuto la prontezza di evitare l’azzardo della coppia di attraversare la strada nonostante il semaforo rosso pedonale. Invece dopo l’impatto, nonostante il tentativo di frenare del conducente, sono finiti sbalzati e trascinati per una quarantina di metri.
Se il conducente che era alla guida di una Fiesta – come ricostruito nella consulenza dall’ingegner Mario Scipione, nominato dal pm per ricostruire la dinamica dell’incidente – avesse rispettato il limite di 60 chilometri l’ora, avrebbe potuto evitare l’impatto con i due turisti irlandesi.
La loro imprudenza quella di attraversare la strada per tentare di prendere al volo un bus, come hanno ricostruito i vigili del gruppo X Mare.
Il dramma
Era da poco passato mezzogiorno e la coppia, che alloggiata nel campeggio Fabulous Village, era pronta per fare una gita nel centro storico di Roma.
Visto un autobus dell’Atac in arrivo dall’altra parte della strada attraversa comunque nonostante il semaforo rosso; l’automobilista che sopraggiunge guida in maniera troppo veloce e dopo aver assunto cocaina. I due turisti non hanno scampo.
Ogni giorno i turisti attraversano quel tratto, all’altezza della riserva del Presidente della Repubblica, per prendere l’autobus verso Roma.
Dalla prima ricostruzione sembra che la coppia abbia cercato di attraversare lo spartitraffico centrale, dove la visibilità è compromessa dalla vegetazione al centro della corsia, prima del tragico impatto.