Volontari e professionisti della Croce Rossa in campo per migliorare l’accoglienza negli ospedali del Lazio. Aiuteranno i pazienti ricoverati o in arrivo nei nosocomi, in particolare nei pronto soccorso, nelle attese, spesso lunghe, prima di essere visitati.
I volontari saranno, in particolare, un sostegno per i malati più fragili in accoglienza nei pronto soccorso
I volontari saranno incaricati di dare sostegno ai malati più fragili ed informazioni ai familiari.
Soprattutto, e sempre nei Dea, “faciliteranno l’accesso per i casi di violenza di genere (codici rosa), offrendo anche un’accoglienza speciale a bambini e adolescenti nei casi di violenza e maltrattamenti”.
L’apertura dei volontari negli ospedali è stata appena firmata dalla giunta Rocca col protocollo d’intesa “Pronto soccorso” tra la Regione e Croce Rossa.
Una proposta degli assessori Massimiliano Maselli (Servizi sociali) e Giuseppe Schiboni (Lavoro) subito ben accolta dal presidente Francesco Rocca, già presidente della Cri italiana e di quella internazionale prima dell’attuale incarico.
“In questo modo la Regione Lazio non solo investe nella salute, ma testimonia concretamente l’importanza di un approccio empatico e umano nella fornitura di servizi sanitari”, ha fatto sapere il governatore del Lazio.
Un investimento da 8 milioni di euro
E’ con un investimento di 8 milioni di euro da impegnare fino al 2025, Regione e Croce Rossa metteranno in campo una serie di azioni pilota per migliorare l’accesso dei cittadini e malati negli ospedali in particolare quelli in condizione di fragilità psico-fisica.
“Il progetto “Pronto soccorso” – ha aggiunto Rocca – è un passo avanti verso una sanità più efficiente, calorosa e orientata al benessere di tutti i cittadini. Il protocollo è un atto dovuto, soprattutto nei confronti delle persone fragili e delle loro famiglie, perché so bene che i volontari della Croce Rossa Italiana, con il loro operato costante e quotidiano, garantiranno un servizio assistenziale di livello anche e soprattutto nei casi particolari e più delicati”.