Dodici mesi in più per garantire ai titolari degli stabilimenti balneari di mettere in cantiere nuovi progetti per l’estate dell’anno che verrà. Tuttavia, mentre le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative sono state prorogate dal Comune di Fiumicino sino al 31 dicembre del 2024 languono i lavori di messa in sicurezza dei tratti di costa del territorio esposti all’inesorabile azione erosiva delle correnti marine.
12 mesi in più per la durata delle concessioni dei balneari che puntano l’indice contro la lentezza degli interventi di contrasto all’erosione marina
L’estensione dei permessi è stata decisa in attuazione di quanto previsto dalla legge n. 118 del 2022 in materia di mercato e concorrenza ma anche sulla base della regolarità delle singole posizioni amministrative dei concessionari degli stabilimenti. La proroga riguarda, infatti, 110 realtà economiche comprensive di stabilimenti e chioschi attrezzati disseminati lungo i 24 chilometri di costa che rientrano nell’ambito del territorio di competenza dell’ente locale, da Isola Sacra fino a Passoscuro, senza dimenticare Fregene e Maccarese.
La notizia è stata accolta positivamente dagli esercenti che, per voce della presidente di Balnearia Litorale Romano, Simonetta Mancini che si aspettava una misura “attesa e in cui confidavamo ma che speriamo rappresenti anche un viatico per tutti gli operatori presenti sulla linea costiera. L’auspicio è che vengano adottati ulteriori provvedimenti che garantiscano prospettive future migliori ma anche che vangano messi in campo specifici investimenti, considerato il lungo tempo durante il quale gli interventi di ripascimento delle spiagge sono rimasti al palo”.
Il riferimento dell’associazione di categoria è agli effetti devastanti dell’erosione marittima per quel che concerne, innanzitutto, il completamento dei lavori per la realizzazione della barriera soffolta come strumento di contrasto alla progressiva scomparsa di metri e metri di spiaggia. Un fenomeno aggravato dalle mareggiate e in costante espansione in zone come quella situata a sud della frazione di Fregene ma presente anche nel tratto di litorale posizionato a nord, dove l’azione di scavo prodotta dal mare non è da meno (leggi qui).
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