E’ avvenuta questa mattina, lunedì 5 dicembre, all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino la consegna da parte della Bundespolizei, la polizia di Stato tedesca, di un cittadino albanese di 29 anni indiziato del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di droga. L’operazione chiude il cerchio stretto intorno al presunto narco trafficante in attuazione di un mandato di arresto europeo spiccato dalla Corte di Appello di Roma, e a cui è stata data esecuzione tramite il Servizio per la Cooperazione Internazionale di polizia.
L’ordine di arresto è stato eseguito dai poliziotti tedeschi della Bundespolizei mentre il ricercato era a bordo di un volo diretto a Karlsruhe
L’uomo è stato intercettato a bordo di un volo di linea proveniente da Tirana e diretto presso l’aeroporto Karlsruhe/Baden-Bade dove la polizia tedesca lo ha identificato e bloccato.
In precedenza il ricercato era stato localizzato in Albania dai carabinieri di via In Selci quando, all’alba dell’8 novembre scorso, i militari del Nucleo Investigativo di Roma, avevano fatto scattare una vasta operazione anti droga in alcune località hinterland capitolino e nel Comune di Rosarno situato in provincia di Reggio Calabria. In attuazione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura erano stati tratti in arresto 12 soggetti, di nazionalità italiana e albanese, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio (leggi qui).
I destinatari del provvedimento si trovavano nei comuni di Rocca di Papa, Monte Compatri, Grottaferrata e Rosarno (RC), ma tutto era partito da un’indagine avviata in passato tra Anzio e Nettuno dove, tra l’altro, era stata rinvenuta un’avio superficie destinata alla gestione del giro di droga.
L’ulteriore arresto messo a segno nei confronti del 29enne albanese si inserisce, infatti, nel più ampio contesto delle indagini scaturite dall’operazione “Tritone”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma che, nel mese di febbraio 2022, aveva permesso di smantellare un sodalizio criminale attivo nelle due cittadine tirreniche dedito, oltre che al traffico di sostanze stupefacenti, anche al condizionamento della vita politica locale e al controllo delle attività economiche e degli affidamenti degli appalti.
Dall’inchiesta era, tra l’altro, emerso come un presunto boss legato alla ‘Ndrangheta calabrese avesse espanso le proprie attività di smercio di ingenti quantità di stupefacenti sul litorale del basso Lazio e nei comuni di Rocca di Papa e Grottaferrata intrecciando i propri affari con i protagonisti della serie di arresti conclusasi oggi presso il principale scalo aereo della Capitale.
E’ opportuno ricordare che le persone arrestate, indagate, indiziate di reato ovvero coinvolte in ogni stato e grado del procedimento penale sono da considerarsi innocenti sino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei loro confronti.
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