Gita fuoriporta a Collalto Sabino: è tra i borghi più belli d’Italia

Il grande fascino di Collalto Sabino: un salto indietro nel tempo tra vicoli e tranquillità

Gita fuoriporta a Collalto Sabino: è tra i borghi più belli d’Italia
La piazzetta di Collalto Sabino (foto: Canaledieci.it)

Collalto Sabino è un piccolo gioiello della provincia di Rieti. Il paese medievale è arroccato a mille metri di altezza al confine tra il Lazio e l’Abruzzo e, nel 2002, è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia.

Ogni week end sono tantissimi i turisti che visitano Collalto e restano stupiti da questo paesino, che in inverno conta meno di 400 persone, ma che si anima nei fine settimana per tutti e 12 i mesi, in occasione delle manifestazioni natalizie e in estate.

Collalto Sabino è una meta perfetta per una gita fuoriporta, da visitare tutto l’anno. Da Roma dista circa 50 minuti, da Rieti 40.

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Le distanze tra Collalto e alcune importanti città nel segnale all’interno del borgo – Canaledieci.it

Il grande fascino di Collalto Sabino: un salto indietro nel tempo tra vicoli e tranquillità

Collalto è un paesino di grande fascino, con i suoi vicoli stretti in selciato, le scalinate, i suoi panorami con vista sui monti. Si lascia l’auto e si percorre a piedi. A colpire l’occhio del visitatore sono l’aspetto ordinato, le case in pietra, il castello baronale, il panorama. E poi la grande cortesia degli abitanti e l’organizzazione degli eventi curati dalla Pro Loco, con appuntamenti per adulti e bambini. E’ in queste occasioni che si possono gustare le pietanze locali oppure immergersi tra le creazioni degli artigiani che allestiscono il frutto del loro ingegno nelle cantine lungo le strade del centro storico.

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Un bellissimo scorcio di Collalto Sabino – Canaledieci.it

 Da vedere

Il Castello medievale di Collalto domina la Piana del Cavaliere. Nel corso del 1500 venne trasformato in una vera e propria fortezza militare e presenta torrette di avvistamento, piazzette di controllo e luoghi per ospitare cannoni. Ci sono poi l’antico pozzo e i merli che si affacciano su Gran Sasso, Majella e Terminillo. Altri interventi di miglioramento, come ricordano le due epigrafi tra le scale, vennero attuati dal cardinale Francesco Barberini nel 1712, dal Conte Corvin-Prendowski nel 1895 e della famiglia Giorgi Monfort nel 1932/34. La vista sul Castello e il suo ingresso già donano allo spettatore l’idea della bellezza di questo monumento.

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L’ingresso al castello – Canaledieci.it

Nel centro storico di Collalto, accanto al castello da vedere la fontana esagonale in piazza Vittorio Emanuele, il palazzo Latini del XVII secolo, la chiesa di Santa Lucia dell’XI secolo.

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La piazzetta di Collalto – foto: Canaledieci.it

C’è poi l’Ecomuseo, adiacente ai locali della Biblioteca comunale. Raccoglie oggetti, risalenti al III – II sec. a.C. tra i quali alcuni bronzetti votivi raffiguranti buoi, rinvenuti nei recenti scavi dell’area santuariale di monte San Giovanni in Fistola.

Da fare

Per chi oltre alla visita del centro storico vuole immergersi nella natura circostante, ecco due percorsi: uno porta a Montagliano Sfondato e l’altro al Monte San Giovanni.

Per quanto riguarda Montagliano Sfondato, ci si arriva tramite un sentiero che conduce ai pascoli e al fontanile, chiamato Fonte dello spirito. Di Montagliano si possono vedere solo i ruderi. Quello che si sa è che venne fondato forse nel IX secolo e che fu abitato dalla popolazione rurale. Il suo declino iniziò nel 1268, con la vittoria di Carlo d’Angiò su Corradino di Svevia a Scurcola, ma l’abbandono definitivo avvenne nel corso del 1600.

L’altro sentiero, invece, conduce fino al monte San Giovanni e all’antica abbazia che venne edificata su un tempio romano. Qui, in estate, si tengono delle escursioni di orienteering che la protezione civile organizza per i bambini.

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Escursione a Montagliano (foto: Pro Loco)

Manifestazioni turistiche

Le principali manifestazioni turistiche vengono organizzate dalla Pro Loco in due periodi dell’anno, tra novembre e dicembre e poi ad agosto. Si tratta di eventi che prevedono l’allestimento di stand dove si possono degustare i prodotti tipici.

Da novembre Collalto Sabino si prepara alle feste trasformandosi nel paese di Babbo Natale. In questa occasione vengono aperte le cantine del borgo antico per ospitare artigiani e piccoli produttori che realizzano oggetti, vestiti e decorazioni frutto del loro ingegno mentre in filodiffusione i vicoli sono invasi dalle note delle canzoni di Natale. I bambini troveranno anche Babbo Natale, i pony e gli asinelli mentre gli zampognari gireranno per il borgo. Ad attendere i piccoli anche crepes al cioccolato e zucchero filato, vin brulé per gli adulti.

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Zampognari a Collalto (foto: Canaledieci.it)

L’altro grande evento è Aestas, si svolge in estate e prevede 10 giorni con concerti e iniziative varie, con proposte culturali adatte a tutti mentre il santo patrono, San Gregorio Magno, si festeggia nel mese di settembre.

Da visitare , inoltre, la mostra fotografica permanente di Angelo Novi, voluta dalla Pro Loco. Per le strade del centro storico si possono ammirare le opere del fotografo di scena che lavorò anche con Roberto Rossellini, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci e Sergio Leone. Negli anni ‘70 stabilì la sua residenza a Collalto dove rimase fino alla morte.

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La mostra permanente di Angelo Novi, fotografo del cinema (foto: Pro Loco)

Prodotti tipici e ospitalità

A Collalto si possono gustare castagne e noci locali, formaggi. Ma anche delle ottime zuppe di legumi, che rappresentano un tipico piatto collatese fatto con lenticchie, ceci, cicerchie.

Nell’ultimo week end di luglio si svolge la Sagra delle cordicelle, un tipico piatto collatese con pasta a base di acqua e farina, simile allo strozzaprete ma più lungo.

Le specialità locali si possono gustare anche nei quattro ristoranti presenti nel paese: La locanda del poeta, La Campagnola, La Quercia, Belvedere.

Numeri di telefono e come si arriva

Per le attività turistiche ci si può rivolgere alla Pro Loco. Questi i riferimenti: telefono 331 766590, mail prolococollaltosabino@gmail.com

Per arrivare a Collalto si percorre l’autostrada A24 Roma-L’Aquila, uscita Carsoli/Oricola. Il paese è raggiungibile anche con i mezzi pubblici: dalla stazione ferroviaria di Carsoli si prende il Cotral.