Una forte mareggiata si è abbattuta sul litorale romano creando diversi danni. Forte apprensione per le strutture, da Ostia a Fregene, soprattutto nelle zone più soggette ad erosione.
A Ostia, sul lungomare, i cassonetti sono stati spostati dal forte vento mentre rami molto grandi sono crollati in via di Castelfusano coinvolgendo delle vetture.
Per garantire la pubblica incolumità viale della Villa di Plinio che transita all’interno della Pineta di Castel Fusano sarà chiusa al transito dei veicoli sino a “cessate esigenze” da via Cristoforo Colombo a Piazza del Cinghiale, su viale del Mediterraneo e via del Gran Pavese sino all’incrocio con via Cristoforo Colombo. Il divieto di transito è stato imposto dal X Municipio per evitare il rischio di danni alle persone o ai veicoli di passaggio che potrebbero essere provocati dalla caduta di rami, piante e alberi molti dei quali sono pini marittimi oramai completamente secchi a causa delle massicce infestazioni provocate nel corso degli anni dalla cocciniglia tartaruga (leggi qui).
Sono diverse le zone, tra Roma e provincia, che stanno facendo i conti con il maltempo e il vento forte. Disagi si stanno registrando anche alla circolazione dei treni sia sulla tratta Roma-Napoli che sulla Fiumicino-Orte.
Anche il centro della capitale non è uscito indenne agli effetti dei forti venti che si sono riversati sulla città. Nel quartiere Prati l’inondazione di un tratto di via Ottaviano ha costretto i vigili della polizia di Roma Capitale a disporne la chiusura vietandola anche al transito dei mezzi pesanti (leggi qui).
Sul litorale di Fregene con la mareggiata sono crollate le cabine di alcuni stabilimenti
Particolarmente colpita la zona di Fregene, nel tratto che va dal centro verso la zona sud. Gli stabilimenti che si trovano all’estremità della zona sud, dove già erano partiti i lavori, non hanno subito danni consistenti.
La sabbia è sparita ma le strutture sarebbero tutte salve. L’acqua ha invaso l’area del cantiere della soffolta. Tra l’altro è attesa la ripartenza dei lavori, bloccati a fine giugno. Se il tempo e le condizioni del mare lo permetteranno dovrebbero ripartire a metà mese ma, secondo quanto si è appreso, la barriera non sarà più messa ad un metro sotto il livello del mare ma a 20 centimetri dal pelo d’acqua.
Se gli ultimi stabilimenti si sono salvati, lo stesso non si può dire per quelli che si trovano tra la zona sud e il centro della località.
“La situazione è assai seria nella zona centro sud – riferisce da Fregene Simonetta Mancini, Presidente Balnearia litorale romano – Nella mia struttura l’acqua è entrata fin dentro il ristorante. Altri colleghi balneari, anche oggi, stanno cercando di mettere altre difese per far si che la situazione non peggiori. A questo punto speriamo nella ripresa dei lavori della barriera soffolta, il 13 novembre come ipotizzato, ma chiediamo all’amministrazione comunale di Fiumicino che si dia priorità anche alla realizzazione dei pennelli, in modo che proteggano anche la zona nord“.
Allo stabilimento balneare Cigno sono crollate alcune cabine, che già nei giorni scorsi erano praticamente in acqua, altre al Delfino e al Saint Tropez. Difficoltà anche al Rio.
A Focene, quando la situazione meteo marina è pessima e ci sono le mareggiate, l’acqua finisce fin sulla strada. Un’azione di protesta questa mattina è stata messa in piedi da alcuni residenti che, indossando mute e catene, si sono portati nei pressi di un chiosco per far presente che ormai l’acqua arriva vicinissima alle abitazioni.