Mentre è ancora aperta la questione e soprattutto la curiosità sulla forma finale della nuova Stazione di Acilia Sud, si infittisce il mistero sul progetto del ponte pedonale di Acilia, opera tra le più tribolate dell’entroterra, soprattutto perché più volte cassata a beneficio di altri investimenti, nonostante la necessità collegata alla costruzione della nuova stazione della Metromare.
Ponte pedonale di Acilia, lavori in ritardo di un anno rispetto alla fermata. Masi: “Chiederemo il rispetto di fasce orarie senza disagi per le auto”
Il ponte pedonale di Acilia che collegherà la via dei Romagnoli e dunque i quartieri di Dragona, Dragoncello e Monti San Paolo con la stazione di Acilia Sud in “prossima” apertura, è al centro più che mai dell’interesse cittadino e politico, che da decenni anelano alla sua realizzazione.
Quanto si sa è che verrà costruito, mentre come sarà realizzato e con quali caratteristiche, non è ancora dato sapere. E tutto questo mentre le domande della cittadinanza stanno diventando legittimamente sempre più stringenti.
In primis, per tutti, la nebbia sul progetto finale, che vorrebbe essere diradata su questioni che riguardano soprattutto la presenza di ascensori o lo scivolo per la bici, come la favola condivisa del trasporto integrato, sta da tempo raccontando.
Senza nulla togliere all’importanza dei materiali costruttivi, il colore e il design, l’accessibilità è sicuramente dunque il tema più pressante, tanto che nel corso della Commissione Trasparenza che si è tenuta in Campidoglio è stato effettuato da Fratelli d’Italia un accesso agli atti per vedere il Progetto del ponte pedonale della stazione Acilia Sud:
“I lavori della stazione dovrebbero concludersi nella primavera del 2024 e il ponte probabilmente, salvo sorprese, dovrebbe vedere la luce con un anno circa di ritardo rispetto alla fermata – ha dichiarato la Consigliera di Fratelli d’Italia in Assemblea Capitolina Mariacristina Masi -.Solleciteremo quindi la Giunta a procedere con celerità alla deliberazione di approvazione del progetto definitivo al fine di consentire l’inizio dell’iter per avviare i lavori“.
Ripercussioni sulla viabilità
La richiesta è stata quella di delucidazioni rispetto alla ciclabilità, ma altrettanto pressanti sono le analisi sulle ripercussioni che il ponte pedonale avrà sulla viabilità. E’ su questo particolare aspetto che verrà a breve formalizzata una proposta che mira a stabilire nel cronoprogramma dei lavori specifici orari che non rendano un inferno la situazione della viabilità già tribolata sulla via Ostiense, via del Mare e via dei Romagnoli, quando il rischio potrebbe essere addirittura di una chiusura.
“Tutte queste incognite si risolveranno in tempi relativamente brevi ora – aggiunge la Masi -, ma quanto lascia veramente l’amaro in bocca è stato scoprire che dal 2021 non esistono più atti amministrativi collegati a quest’opera per almeno due anni. La speranza adesso, è che la giunta provveda a votare la proposta di deliberazione protocollata del 24 ottobre 2023 per l’accoglimento del progetto esecutivo, che più volte rivisto potrebbe essere quello definitivo”.
Come sarà il ponte pedonale
Dopo lunga ricerca è stata la stessa Consigliera FDI a trovare e rivelare in queste ore il contenuto dei rendering del progetto esecutivo in prossima e definitiva votazione e che hanno fatto emergere fin da subito l’impossibilità di uno scivolo per le bici legata all’eccessiva pendenza. Il trasporto delle bici d’altro canto, potrà essere comunque possibile, grazie ad un ascensore, che da progetto sarà molto capiente, e cioè di circa tre metri.
La linea leggera ed elegante è invece un bel punto di arrivo per questo ponte pedonale, che per le decorazioni ha previsto addirittura quei richiami all’antico da sempre mancanti nella struttura che conduce invece pessimamente, agli scavi.
E’ una sorpresa infatti il rivestimento dei laterali, che ne definiscono anche una funzione simbolica di soglia della città. Per il lato che va verso il mare il progetti in approvazione vedrà infatti motivi decorativi che riprendono gli antichi mosaici del porto Ostia. Mentre verso Roma, la rappresentazione sarà una metafora del paesaggio collinare a cui chi viaggia va incontro.