Le prime notifiche degli espropri per la realizzazione della nuova bretella di collegamento tra Valmontone e Cisterna di Latina sono arrivate ai legittimi proprietari in questi giorni. Centinaia di ettari di vigneti, frutteti, campi agricoli destinati a seminativo ma anche alla coltivazione dei kiwi spariranno per fare spazio a un progetto faraonico che punta a dirottare su una nuova direttrice parte del traffico autostradale proveniente o diretto alla capitale, che oggi transita sulla strada statale 148 Pontina.
Recapitate ai proprietari le prime lettere per gli espropri dei terreni su cui passerà la nuova bretella di collegamento con Cisterna di Latina
I terreni da rilevare per poter dare il via ai lavori sono moltissimi e le procedure altrettanto complesse poiché riguardano numerosi comuni della Città metropolitana di Roma comuni oltre a Valmontone e Cisterna di Latina, nella lista degli enti locali che hanno ricevuto la comunicazione ufficiale di avvio dell’iter di esproprio ci sono, tra gli altri, Palestrina, Labico, Artena, Cori, Lariano e Velletri.
Il primo step è stata l’emanazione del provvedimento governativo che delega i a convocare gli intestatari di terreni, edifici e strutture situati lungo la direttrice su cui passerà la nuova bretella per poter poi determinare l’indennità spettante a chi sarà espropriato. Si tratta del Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri n. 12 del 19 settembre scorso per l’immissione in possesso previsto a favore della Regione Lazio competente per la gestione della rete stradale gravante sull’intero territorio.
Quel che è certo è che per le persone da espropriare il progetto infrastrutturale non sarà un grande affare anche se a livello normativo l’indennità di espropriazione dovrebbe essere determinata nella misura pari al valore del bene. Altrettanto sicuro è, inoltre, che l’iter amministrativo che riguarda centinaia di situazioni non sarà breve perché, dopo la determinazione del corrispettivo, il percettore dell’offerta ha un mese di tempo per pensarci comunicando la sua eventuale adesione con una pec o una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno al Commissario straordinario, Antonio Mallamo, nominato dal governo presso Astral nella sede situata a via del Pescaccio 96/98 a Roma.
In caso contrario si apre un’ulteriore fase con la nomina dei periti di parte chiamati a valutare la congruità dell’offerta. E se ciò non bastasse tutti gli atti del procedimento possono sempre essere impugnati tramite ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Le ragioni del sì e quelle del no alla realizzazione del nuovo collegamento stradale con l’Agro pontino
Come per “No Tav” che si oppongono da anni in Piemonte alla realizzazione della linea ad alta velocità ferroviaria tra Lione e Torino, anche per la bretella stradale Cisterna-Valmontone si è costituito un “Comitato per il No” che contesta le realizzazione di un progetto destinato ad avere un impatto ambientale molto elevato, senza in realità offrire valide alternative alla gestione della circolazione stradale tra l’altro rinunciando a investire le somme stanziate nel potenziamento dei mezzi pubblici di trasporto.
Considerazioni che vengono rispedite al mittente da parte di chi, invece, ritiene che le nuove opere andrebbero a inserirsi in una rete autostradale di circa 100 km e produrrebbero un notevole alleggerimento delle strade che attualmente consentono di collegare tutto il territorio industriale e produttivo dell’Agro pontino alla Capitale prevalentemente sulla via Pontina e sul Grande Raccordo Anulare. La bretella, rilevano i sostenitori del progetto, permetterebbe infatti a un elevato numero di veicoli di immettersi sulla Autostrada del Sole utilizzando il casello della A1 situato a Valmontone.