Palme secche e pencolanti, talmente riverse su loro stesse da far credere voluto un effetto arco del tronco, ad un passo dal distacco dalla base. E’ l’immagine decadente di quanto resta, oltre alla poca erba ingiallita, dell’area verde di Piazza Anco Marzio, una volta – tanto tempo fa -, ristoro per le famiglie dei cittadini e degno biglietto da visita per i turisti del Lido, ora, reparto di rianimazione botanica.
La storica piazza di tutti i cittadini e casa dei commercianti di Ostia, in questo momento al tracollo, dopo le continue segnalazioni sembra poter contare solo su un intervento continuo dei commercianti, come spiega Giorgio Gastaldi, Presidente dell’Associazione “Ostia Imprese e professioni”, che fa il punto sulla situazione, “mai così grave dai tempi del dopoguerra”.
Ostia, Piazza Anco Marzio al tracollo. Parte l’esposto dei Commercianti: “Non siamo più disposti ad accettare questo livello di incuria di verde e arredi urbani”
Luce extra per illuminare la piazza di notte, e un occhio vigile a panchine e arredi del verde, sono state le azioni intraprese fino ad ora da commercianti della Piazza Anco Marzio, area pedonale e salotto buono di Ostia abbandonata al degrado da mesi dal X Municipio, per salvaguardare quantomeno la tutela di chi la attraversa quando fa buio, e le attività stesse, che non ci stanno a prestare il fianco ai blitz notturni dei ladri.
Uno sforzo profuso con l’amaro in bocca, mentre intorno a piante e manufatti ad una passo dalla caduta, è stato apposto solo un nastro giallo per la “sicurezza”, che circoscrive i suddetti malati e li metta in attesa di cure .
Questi soccorsi invocati da mesi però, non arrivano mai a recuperare la piazza ormai provata tra l’incuria dei giardini e le invasioni barbariche di chi si butta a mo’ di cuscino sulla scritta OSTIAMOR, che precipita di continuo in un equilibrio precario, che somiglia tanto a quello tra la Capitale e il suo Mare, sul fronte amministrativo.
E’ il verde come al solito la parte più dolente, ingiallito e senza vita, che oltre a far male agli occhi e al cuore dei cittadini, con le imminenti piogge, può rappresentare anche un pericolo per gli avventori.
“Il degrado di questa piazza e di Ostia in generale, anche a detta di chi è nato e cresciuto qui, non è mai stato così grave dal dopoguerra. Questi ultimi due anni hanno dato il colpo di grazia dopo il Commissariamento, e la precedente giunta” – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione ‘Ostia Imprese e Professioni‘, che ha pronto un esposto da inviare al Sindaco di Roma e assessori competenti, oltreché alla presidenza e direzione del mini governo locale.
“A luglio stavamo preparando una protesta collettiva ma l’abbiamo rinviata a dopo l’estate. Vista la condizione del verde e il pericolo che può rappresentare, ora non siamo più disposti ad accettare la mancanza di interventi di recupero o abbattimento di queste piante morenti” – conclude Gastaldi.
Oltre al verde pubblico da mesi viene segnalata la presenza di lampioni rotti, panchine sfasciate e buche. Per una in particolare su via dei Misenati, transennata e “risolta” così da tre anni, quest’estate è stato organizzato anche un finto compleanno, con tanto di torta e candeline.