Scippa una borsa a una novantenne e mentre scappa per allontanarsi viene rincorso e pestato a sangue. Uno due, tre, più calci e pugni sferrati da diversi passanti, almeno quattro cinque uomini. Botte violente, animate da rabbia e intolleranza. A far scattare la rappresaglia gli abitanti del Quarticciolo.
Lo scippatore straniero ha tentato di strappare la catenina alla novantenne: scatta la rappresaglia, pestato dai passanti
E’ successo nel pomeriggio, giovedì 7 settembre, in via Ugento. Lo scippatore, vittima del pestaggio, un cittadino indiano di 36 anni, aveva appena scippato la borsa a una vecchina di 90 anni. “Così impari”, “Beccati pure questo”, ad incitare i giustizieri altri passanti e dei condomini dalle finestre. Alcuni dei “giustizieri” hanno preso l’uomo anche a colpi di casco e, una volta a terra, lo hanno riempito di calci. Il tutto ripreso con un filmato che sta facendo il giro dei social.
A strappare dalla furia del pestaggio lo scippatore altri abitanti del quartiere. “Ora basta, altrimenti lo ammazzate”. Quando sono arrivati i carabinieri della stazione Casilina, l’uomo era trattenuto da chi lo aveva strappato dalle mani dei picchiatori. Si ipotizza che il 36 enne si era recato lì per cercare della droga – via Ugento è una nota piazza di spaccio – e non avendo il denaro per acquistare la dose di crack ha tentato di strappare la collanina d’oro ad una anziana donna trascinandola a terra per alcuni metri.
Lo scippatore indiano, scortato dai carabinieri, è stato poi visitato al pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata dove a stretto giro è stato dimesso tutto indolenzito e con una frattura nasale.
Arrestato e liberato
In mattinata l’arresto dello straniero è stato convalido. Dopo una notte nelle camere di sicurezza è tornato in libertà: il giudice ha disposto per lui il divieto di dimora a Roma.
L’indiano quindi è stato liberato. Finirà in carcere nel caso in cui dovesse violare l’obbligo di non rientro nella Capitale.
Giustizieri nel mirino
Le indagini però non sono chiuse. Chi ha pestato lo scippatore ora rischia di finire, a sua volta, sotto indagine per lesioni ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. All’esame ci sono le foto e i video di chi incitava la vendetta.