L’omaggio ad uno dei film più amati della storia del cinema italiano passa anche attraverso le nuove tecnologie e, più precisamente, lo smartphone di Mirko Alivernini. Romano, regista di diversi corti e lungometraggi, gira con tecnologia a doppia intelligenza artificiale, e in questo periodo è impegnato nelle riprese e nel montaggio del film Guance Rosse, scritto e diretto da Enio Drovandi, che nel film di Carlo Vanzina interpretava il fotografo Cecco.
Pronti a sognare di nuovo grazie ad un film girato con doppia intelligenza artificiale
E nelle scorse ore a Fregene, sul set di questo nuovo lavoro, c’era lo sceneggiatore di Sapore di mare, Enrico Vanzina.
Alivernini, in questo caso, oltre ad essere l’autore materiale delle riprese con lo smartphone, è anche direttore della fotografia.
Il film Guance Rosse è un omaggio a Sapore di mare dal punto di vista della narrazione, ma anche della location visto che entrambi sono stati girati anche a Fregene.
C’è poi un terzo punto di contatto rappresentato dagli attori, lo stesso Drovandi e Gianni Ansaldi, il Gianni di Sapore di mare fidanzato con Selvaggia (Isabella Ferrari) e ad un certo punto preso dalla passione per Adriana (Virna Lisi), bellissima donna, sposata e molto più grande di lui.
Quanto li abbiamo amati questi personaggi? E quanto abbiamo sognato con queste atmosfere vacanziere e romantiche tra spiaggia, pineta, lenti e comitive del mare? Il film è un cult e quella caccia al tesoro all’ombra dei pini secolari o il rubabandiera sull’arenile resteranno per sempre dei momenti iconici impressi nelle nostre menti.
Ieri, questo innovativo regista e tecnico, ha scritto un post sulla sua pagina Facebook svelando la presenza dello sceneggiatore di Sapore di mare. Vanzina ha girato un cameo e comparirà in un paio di occasioni all’interno del film.
“Aver avuto Enrico Vanzina sul set – ha detto – è stato come unire quel cinema con cui siamo cresciuti a qualcosa che non è solo un film omaggio a Sapore Di Mare ma è un invito a riflettere sui buoni sentimenti. Un bravissimo Enio Drovandi che, dopo aver creduto fortemente in questo progetto, ha saputo metterlo in piedi in maniera egregia con Gianni Ansaldi, altro protagonista indimenticabile del film. Insomma continuano le riprese di un progetto che porta con sé tutti quei sapori che negli anni ci hanno fatto battere il cuore.
Poi spiega. “La narrazione, pur essendo diversa, ricorda quella di Sapore di mare. C’è una frase che mi piace molto di questo film, che dice che una volta si viveva in bianco e nero ma i sentimenti erano a colori mentre oggi si vive a colori ma i sentimenti sono in bianco e nero. Tutto quello che riguarda il vivere quotidiano ci ha allontanati un po’, prima le persone erano più vicine”.
Il film, che durerà circa cinquanta minuti, è girato con tecnologie a doppia intelligenza artificiale grazie all’utilizzo di smartphone top di gamma di ultima generazione.
“E’ la modalità con cui sto realizzando il mio cinema sia in fase di ripresa che di post produzione”, aggiunge Alivernini.
Il montaggio avviene sempre tramite le app del telefono, di pari passo con le riprese.
Questa è una caratteristica che lo rende particolare nel mondo del cinema.
E così, un anno fa, aveva tagliato uno dei traguardi più ambiti a cui si possa aspirare in questo settore: durante la 79ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Mirko Alivernini si era aggiudicato, per la sua regia innovativa, il Premio Starlight e il riconoscimento del “Festival del Cinema Italiano”.
Ad oggi ha girato cinque lungometraggi e una quindicina di corti.
Ora questo film, con la regia di Drovandi, la cui uscita dovrebbe essere nel mese di dicembre.
Tra i suoi film ricordiamo Rocky Giraldi – Delitto a Porta Portese, girato con uno smartphone in circa 3 mesi, Nika – Vite da strada, The clown, proiettato in anteprima a Venezia lo scorso anno.