Un tentativo di frenata disperato e poi l’impatto mortale con una vettura guidata da donna di 32 anni. E’ morto così, Gianni Tumino, un motociclista 47enne che da molti anni risiedeva in Toscana ma era molto conosciuto anche a Civitavecchia, di cui la sua famiglia era originaria. L’urto, tremendo e improvviso contro l’utilitaria, lo ha disarcionato dalla moto con cui si stava dirigendo verso la via Aurelia nei pressi dello svincolo con Fonteblanda in provincia di Grosseto, senza lasciargli scampo.
Il motociclista 47enne deceduto in Toscana in un incidente stradale era molto noto anche nella sua cittadina di origine
Il centauro, violentemente sbalzato a terra ad alcuni metri di distanza dal punto in cui è avvenuto l’impatto, ha immediatamente perso conoscenza e tutti i tentativi fatti dai sanitari del 118, accorsi sul luogo dell’incidente per cercare di rianimarlo, si sono rivelati, purtroppo inutili: il suo cuore ha subito diversi arresti cardiaci prima che i soccorritori fossero costretti a constatarne il decesso. La salma di Tumino, che aveva una figlia, è stata messa a disposizione della magistratura come previsto in questi casi.
La famiglia che si apprestava a celebrare il cinquantesimo anniversario di matrimonio dei suoi genitori è precipitata nel dolore più profondo. I festeggiamenti si sarebbero svolti nella successiva giornata di domenica, 3 settembre. Si trattava di una cerimonia molto attesa, tanto che per parteciparvi erano giunti da diverse parti d’Italia altri amici e conoscenti.
L’uomo, come il padre che aveva fatto il ferroviere, lavorava nel genio ferroviario e, da alcuni anni, era riuscito ad ottenere il trasferimento in una zona di intervento vicina a dove aveva la sua abitazione.
Gianni Tumino che aveva un fratello e una sorella, faceva anche parte di un gruppo di “carristi” locali che avevano riscoperto la passione dell’abitato di Fonteblanda per le celebrazioni del carnevale molto sentite, come del resto nella non lontana Viareggio, e festeggiato dai vari rioni con raffigurazioni animate trainate da trattori o altri mezzi cui vengono agganciati i rimorchi destinati alla sfilata.
Nonostante il suo accento fosse ancora spiccatamente romanesco, come tanti toscani, anche Tumino amava fare battute e, quando c’era da lavorare duro in vista dei festeggiamenti del paese, era sempre in prima fila. Moltissimi i messaggi di commiato e di cordoglio pubblicati sui social per ricordarlo e per mandare messaggi di partecipazione e di condoglianze alla sua famiglia.