Dei ragazzini superano la boa spingendosi troppo a largo, il bagnino li rimprovera e, per tutta risposta, viene picchiato dal padre di uno di loro. Scena surreale nel lungo ponte di ferragosto sul lungomare di Terracina dove in pochi minuti decine di bagnanti si osno ritrovati a vivere la suspence di un salvataggio e poi un pestaggio in piena regola con ombrelloni usati per arma. Il bagnino è finito al pronto soccorso, un papà denunciato.
Lungomare di Terracina, il bagnino preso a pugni in spiaggia è dovuto ricorrere al pronto soccorso
La scena surreale l’altra mattina in uno stabilimento di Terracina. In acqua ci sono quattro ragazzini, un undicenne e tre quindicenni, navigano su un sup, una tavola gonfiabile con pagaia.
Sanno nuotare bene ma presi dall’entusiasmo si spingono ben oltre la boa. Il bagnino dalla sua postazione li vede via via sparire all’orizzonte e fischia più volte. Ma i ragazzini continuano il loro viaggio in mare allontanandosi sempre di più.
Al bagnino, un ventenne e da solo in servizio, per scongiurare disgrazie non resta che chiedere aiuto al collega dello stabilimento vicino e partire con la zattera di salvataggio.
I quattro adolescenti vengono così riportati in riva, al sicuro, dopo due viaggi. Ed è a quel punto, superata l’ansia delle operazioni di salvataggio, che il bagnino sgrida a malo modo in particolare il ragazzino che conduceva la tavola, 12 anni da compiere.
L’aggressione
Il papà, infatti, non ha gradito e ha assestato più pugni all’assistente dei bagnanti. Che alla reazione del bagnino ha provato anche a sradicare un ombrellone per colpirlo.
La lite sul bagnasciuga che rischiava di allargarsi è stata risolta solo con l’arrivo dei carabinieri. A quel punto il bagnino è stato medicato in ospedale dove i medici gli hanno diagnosticato ferite e lividi guaribili in cinque giorni, poi ha formalizzato la denuncia contro il papà manesco.
Un fuori onda inaspettato sul lungomare che ha fatto circolare di ombrellone in ombrellone l’accaduto. “E’ successo come a scuola quando un prof si permette di sgridare a un alunno – il commento di qualcuno – solo che qui si è trattato di un salvataggio non di una nota”.
Pochi giorni fa a Ostia è stata necessario un intervento congiunto di agenti di polizia, carabinieri e di sommozzatori dei vigili del fuoco per salvare una 14enne che si era immersa in acqua dopo aver esagerato con l’alcol.