Roma, scoppia un incendio a Regina Coeli: paura alla sesta sezione

L'incendio nel corridoio della sesta sezione ha invaso pure i locali della lavanderia: indagini sulle cause

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Il carcere di Regina Coeli

Pochi giorni fa una maxirissa, oggi un incendio. Nel primo pomeriggio nel carcere trasteverino di Regina Coeli è divampato un incendio che ha coinvolto il passeggio della sesta sezione, ossia una sorta di cortile esterno riservato alle ore d’aria, e si è poi propagato nel magazzino sottostante della lavanderia.

L’incendio nel passeggio della sesta sezione ha invaso pure i locali della lavanderia: indagini sulle cause

Solo grazie al pronto intervento prima del personale di Polizia Penitenziaria , tra cui il Comandante e Vice Comandante, e successivamente dei vigili del fuoco si è evitato il peggio.

Tale criticità si è aggiunta alla attuale situazione che si registra a Regina Coeli che presenta tassi di affollamento superiori al 150%. Un plauso a tutti gli operatori intervenuti“, il commento del segretario regionale della Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino.

Vigili del fuoco e lo stesso istituto penitenziario hanno avviato ora una indagine interna per accertare le cause dell’incendio. Nel caso dovesse essere confermata l’origine dolosa, si potrebbero ricollegare le fiamme anche alla mega rissa scoppiata tra i detenuti che ha riguardato in particolare proprio i reclusi della sesta sezione.

Domenica sempre a Regina Coeli si era scatenata una maxi rissa che ha coinvolto almeno una cinquantina di detenuti pronti a partecipare alla messa nello spazio della rotonda (leggi qui). 

L’incendio e la maxi rissa

Gli scontri di domenica 25 giugno avevano già messo in allarme i sindacati di polizia penitenziaria.  I detenuti, due gruppi distinti della terza e della sesta sezione, si erano insultati e presi a pugni e calci mentre gli agenti in servizio chiedevano rinforzi.

Di emergenza in emergenza. Il 19 maggio un detenuto sempre a Regina Coeli aveva tentato la fuga scavalcando un muro. A denunciare l’episodio i sindacati di polizia.

I sindacati chiedono più personale. “C’è il problema di coloro che debbono essere sorvegliati a vista: nelle ultime 48 ore erano ben 12ì. Poteva essere una carneficina”, la denuncia del sindacato dopo la scazzottata.

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